Scomparsa Marino Farina e Salvatore Colletta: la Procura chiede archiviazione, la difesa si oppone

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Sono passati quasi trent’anni dalla scomparsa di Mariano Farina e Salvatore Colletta, ma le famiglie dei due giovani scomparsi nel nulla il 31 marzo 1992 non si arrendono e si oppongono alla richiesta della Procura di Termini Imerese di archiviazione del caso. Ci sarebbero nuovi spunti investigativi da portare avanti.

Tra gli elementi da approfondire ci sarebbe il tema della ville. Per la prima volta, infatti, grazie ad un sopralluogo effettuato con i carabinieri, Ciro Colletta, fratello di Salvatore, ha individuato con precisione nella contrada Gelso di Casteldaccia la villa dove sembra ci fossero degli animali (un merlo indiano e dei conigli) in cui Ciro Colletta sarebbe stato il giorno prima della scomparsa con Mariano Farina e un altro ragazzino. Il giorno successivo, Mariano Farina sarebbe poi ritornato in quello stesso luogo con Salvatore Colletta. 

Intanto, gli avvocati difensori delle famiglie Colletta e Farina non si arrendono e continuano a seguire tutte le piste possibili per giungere alla verità. 

L’avvocato della famiglia Colletta, Bonaventura Zizzo, ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione e adesso verrà vagliata dal Gip, fissata l’udienza e, poi, il Gip deciderà se le indagini dovranno continuare o meno.

La dichiarazione dell’avvocato della famiglia Colletta, Bonaventura Zizzo

«Siamo sempre più convinti, anche alla luce delle ultime indagini effettuate, con molto scrupolo, dalla Procura della Repubblica,

che in  contrada Gelso la sera del 31 marzo 1992, vi fosse qualcuno, in cui possano essersi imbattuti Salvatore e Mariano dopo la loro scomparsa. Ecco perché il caso resta aperto. Ecco perché, con la nostra opposizione, abbiamo chiesto che le indagini continuino».


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