Investito da un’auto pirata, si rompe una gamba: 52enne palermitano lancia un appello a eventuali testimoni

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TRAVOLTO DA UN’AUTO MENTRE CORRE IN BICI, SI ROMPE UNA GAMBA MA NON SA ANCORA CHI “RINGRAZIARE”: APPELLO PER RISALIRE AL “PIRATA”

Vittima dell’ennesimo caso di pirateria, successo a Misilmeri il 18 luglio, un palermitano di 52 anni, che cerca anche i suoi soccorritori per acquisire testimonianze utili

E’ stato investito da un’auto e si è rotto una gamba, ma non sa ancora chi “ringraziare” e lancia un appello ai testimoni. Vittima dell’ennesimo caso di pirateria stradale un palermitano di 52 anni che il 18 luglio 2021, alle 9 del mattino, stava procedendo con la sua bicicletta elettrica in via Palmarino, nel comune di Misilmeri, quando è stato travolto e scaraventato a terra da un veicolo il cui conducente però non si è fermato, dileguandosi a tutto gas e lasciandolo dolorante sull’asfalto.

Il malcapitato non è riuscito a scorgere il modello della macchina, solo che si trattava di un Suv di colore scuro. Trasportato in ambulanza all’ospedale “Buccheri La Ferla” di Palermo, tra i vari traumi i medici gli hanno riscontrato una brutta frattura esposta del femore destro. Il paziente è stato ricoverato e sottoposto a un intervento di riduzione e sintesi con applicazione di chiodo e cerchiaggio e poi ha dovuto effettuare lunghi e costosi cicli di fisioterapia, fermo restando che la sua gamba non tornerà più come prima e gli residuerà un’invalidità permanente di non poco conto, che peraltro va ad aggravare i postumi di un precedente incidente stradale occorsogli alcuni anni fa.

Per essere aiutato, il cinquantaduenne, attraverso il consulente legale Alessio Tarantino, si è quindi affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, ed è stata presentata formale denuncia presso la stazione dei carabinieri di Misilmeri nella speranza che le indagini degli inquirenti possano portare all’identificazione del pirata.

Il ciclista, tuttavia, subito dopo essere stato investito, pur non essendo riuscito a realizzare esattamente cosa stesse accadendo attorno a lui e non ricordando molto di quei brutti momenti, rammenta di essere stato soccorso da alcune persone che hanno anche allertato il 118. Testimoni che ora sarebbero determinanti, non solo per fornire elementi utili sul Suv che l’ha colpito, ma anche per confermare la sua versione dell’accaduto.

Studio3A infatti, in attesa e nella speranza che si rintracci il pirata, ha chiesto il risarcimento per i danni fisici e morali patiti dal suo assistito al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada che, com’è noto, risponde (o meglio, dovrebbe farlo) dei sinistri causati da mezzi non assicurati o non identificati, ma le cui procedure sono notoriamente molto lunghe e farraginose e richiedono solide basi probatorie per dimostrare i fatti.

Chi avesse informazioni utili può contattare i carabinieri di Misilmeri o direttamente Studio3A al numero verde 800.090.210.
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