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La particolarità di questo antico manoscritto che lo rende speciale è la sua stessa natura. Sarebbe, infatti, un libro contenente formule che permettevano di superare tutti problemi e rituali magici. Attraverso questo testo e tramite i sui rituali il libro del cinquecento avrebbe aiutato chi lo possedesse ad evocare gli spiriti, traendone vantaggio, infatti di solito gli spiriti evocati eseguivano e aiutavano l’evocatore non che possessore del libro. Trattandosi di entità soprannaturali, si narra che ci siano stati alcuni casi in cui venivano anche evocati dei diavoli, che creavano si ribellavano e di certo non aiutavano chi li ha evocati, ottenendo cosi l’effetto contrario a quello sperato.
La storia del libro è tramandata da tante generazioni e stabilire quanto ci sia di vero o attendibile è difficile. E’ l’esistenza del Libro del Cinquecento stessa è messa in dubbio, l’unica cosa certa è che le sue origini sono millenarie. Alcuni racconti asseriscono che a redigere il libro sia stato proprio l’antico Re Salomone e non risalirebbe al periodo medievale come citano altre storie.
La storia di questo misterioso libro, di certo non è solo frutto di fantasia dato che ancora oggi, in molti paesini della Sicilia, si tramandano leggende che lo vedono protagonista.
Proprio sulla base di queste leggende popolari, riguardanti questo fantomatico libro, uno scrittore (Tindaro Alessandro Guadagnini) ha pubblicato un romanzo dal titolo “Il Libro del Cinquecento” che non riporta i rituali e non trascrive il contenuto dell’introvabile testo, ma unisce tutte le storie che lo vedono protagonista in una Sicilia misteriosa.
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