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In particolare, tutti i soggetti controllati avevano omesso di comunicare il proprio stato detentivo (ovvero l’intervenuta variazione della posizione di libertà), condanne e/o interdizioni proprie o di un componente maggiorenne del proprio nucleo familiare, in violazione delle disposizioni contenute nel D.L. 4/2019.
Tenuto conto che tali circostanze costituiscono cause ostative alla concessione del beneficio, i finanzieri hanno proceduto a segnalare i soggetti alla Procura della Repubblica di Palermo per la violazione prevista dall’art. 7 del D.L. 4/2019 e, contestualmente, a comunicare gli indebiti percettori agli uffici I.N.P.S. competenti territorialmente per il recupero coattivo delle somme già indebitamente percepite, complessivamente pari a oltre € 65 mila.
L’attività di servizio, conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto delle illecite condotte di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.
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