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È quanto afferma l’assessore regionale dei Beniculturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, in occasione della restituzione ai visitatori dell’antica cavea della Perla dello Jonio. A celebrare questo momento, dopo quattro mesi di chiusura imposta dalle misure anti-Covid a livello nazionale, anche la direttrice del Parco archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano, e il sindaco Mario Bolognari.
«Conoscere, contemplare, respirare la bellezza dell’arte – aggiunge Samonà – significa tornare a vivere e a guardare al domani: i luoghi della cultura sono per il governo Musumeci un potente fattore di attrazione, la cultura stessa è un motore necessario per l’economia di piccoli borghi e grandi comprensori carichi di storia, come quello di Taormina». «Non siamo mai stati chiusi così a lungo – spiega la direttrice Tigano – ma da novembre ad oggi abbiamo lavorato su più fronti, progettando la fruizione dei mesi a venire.
La riapertura del Teatro Antico è strategica per Taormina. Adesso, i croceristi che arrivano ogni mercoledì potranno finalmente visitare il sito. Torneranno le visite serali in estate e per la primavera stiamo progettando degli eventi al tramonto». Momentaneamente, per consentire il rifacimento della pavimentazione nell’ingresso di via Teatro Greco, i visitatori potranno accedere all’area monumentale da via Bagnoli Croce, percorrendo lungo i fianchi della collina il cosiddetto “Sentiero di Goethe”, itinerario panoramico immerso nel verde che, già all’epoca del Grand Tour del Settecento, conduceva i viaggiatori stranieri alla spettacolare scoperta del grande teatro. Conclusi i lavori di pavimentazione, alcuni a cura del Parco Archeologico Naxos Taormina, altri a cura di E-Distribuzione (che ha sostituito un cabina elettrica) l’accesso al sito tornerà quello usuale. I lavori dovrebbero concludersi entro la fine di marzo.
Nell’ambito del Parco archeologico Naxos Taormina, inoltre, a Isola Bella è cominciata la ristrutturazione per riaprire alle visite alcuni padiglioni di Villa Bosurgi, perfetta sintesi di architettura e paesaggio, e primo passo per una migliore musealizzazione del sito; fra qualche settimana, infine, a Giardini Naxos prenderà il via il recupero del Castello di Schisò (futuro Museo Archeologico e centro polifunzionale) con l’avvio dei cantieri di ristrutturazione e, contemporaneamente, dei cantieri di scavo archeologico.
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