I nuovi ritardi sul viadotto Himera fanno sbottare l’assessore Falcone

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Quella del viadotto Himera sembra una storia infinita. All’inizio dell’epidemia da Covid19 l’Anas aveva comunicato che i lavori sarebbero stati ultimati secondo il cronoprogramma, adesso la notizia di nuovi ritardi che cadono come una tegola sul capo dei siciliani. 
 
“Stamane dobbiamo prendere atto di un’amara realtà: i lavori al viadotto Himera subiranno l’ennesimo rinvio di un altro mese e mezzo rispetto all’ultima data indicata dall’Anas per la consegna dell’opera, cioè luglio. Dinanzi ai continui ritardi sulla costruzione di meno di 300 metri di autostrada, un cantiere diventato un’agonia lunga cinque anni, le date e le promesse lasciano il tempo che trovano. Oggi chiediamo al ministero delle Infrastrutture di intervenire una volta per tutte: si rescinda il contratto con l’impresa appaltatrice e si sollevi l’Anas dalla responsabilità dell’opera”.
 
Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, dopo aver appreso di un nuovo slittamento della data di apertura al traffico dell’autostrada Palermo-Catania nel segmento del viadotto Himera.
 
“Ai ritardi dovuti all’emergenza coronavirus – spiega l’assessore – su cui siamo stati naturalmente comprensivi – prosegue l’esponente del Governo Musumeci – si sommano ulteriori rallentamenti che trovano giustificazione solo nell’incapacità di Anas a far rispettare tempi e scadenze. Il Ministero delle Infrastrutture, adesso, è chiamato a sanare la ferita di un’Italia a due velocità sul piano infrastrutturale. Chiediamo – conclude Falcone – che l’impresa e l’Anas lascino il viadotto Himera e che il ministro Paola De Micheli affidi alla Regione il commissariamento dell’opera con poteri sul modello attuato a Genova per il ponte Morandi”.


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