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Il settore dei barbieri e dei parrucchieri, infatti, è uno dei più colpiti da quanto sta accadendo. Infatti, sono molte le difficoltà che la categoria riscontra giornalmente e che riscontrerà una volta che potranno riaprire le attività.
Le nuove norme prevedono l’utilizzo non solo di guanti e mascherine monouso, ma anche di camici monouso e di sterilizzazioni continue. Oltre, ovviamente alla sanificazione dei locali.
Norme, dunque, che comprendono ulteriori spese rispetto a quelle già previste dai commercianti, come ad esempio le tasse da pagare nonostante il lungo periodo di chiusura.
Molti fanno sapere di essere già pronti ad apprestarsi ad una possibile apertura in tempi brevi, adoperandosi anche a contattare ditte specifiche per ordinare un quantitativo consono di mascherine, sanificanti e del materiale da utilizzare.
Le difficoltà però, non si apprestano a diminuire, ma tutt’altro rischiano di mettere in ginocchio anche chi esercita questa professione da anni.
Le spese, infatti, raddoppieranno o triplicheranno e di conseguenza gli esercenti si vedranno costretti a dover aumentare anche i loro prezzi. Si tratta di una manovra che desta preoccupazione a tutti gli operanti del settore.
Tali spese e aumenti, dunque, potrebbe far accrescere anche l’abusivismo presente nel settore. Sono molti, in tutta Italia, i barbieri e i parrucchieri che in questi giorni di emergenza operano abusivamente, noncuranti delle regole igienico-sanitarie e del rischio di un possibile contagio da Covid-19.
«La salute dei nostri clienti è fondamentale -affermano -, per noi e per chi si fida di noi. Per questo motivo già da settimane ci stiamo adoperando a trovare le soluzioni più consone per i nostri saloni».
La dichiarazione dell’Unione Barbieri Termitani
«Siamo al 46° giorno di quarantena, giorni pieni di stress, di carico emotivo, dove nessuno di noi riesce a vedere la “luce”, stanchi di aspettare chi ci dica cosa fare –scrivono dall’Unione Barbieri Termitani-. Un governo che ci rimanda giorno dopo giorno, ma ci rimanda a cosa? Loro pensano di averci aiutato, ma come? Con quei miseri 600,00 euro,che diciamocela tutta: serviti solo per pagare le utenze e affitto.
E a coloro che non sono arrivati? Nessuno si è posto il problema, loro rispondono: “arriveranno”!
Soldi che non sono bastati a niente, come facciamo a dare da mangiare ai nostri figli? Nonostante tutto -proseguono -riusciamo solo con atti di generosità ad aiutarci, perché non possiamo contare per niente dallo stato Italiano.
Non solo, oltre il danno, la beffa, ci obbligano ad adeguarci a condizioni igienico-sanitarie che avrà solo una forte spesa da sostenere.
Completamente d’accordo, ma questi soldi per adeguarci, da dove li prendiamo? O pensate veramente che avevamo dei risparmi tali da fronteggiare tutti gli obblighi imposti?
Noi siamo all’esasperazione, ed è giusto adesso farci ritornare alla nostra vita con le giuste regole, soprattutto perché la nostra regione è con il minore numero di contagi di COVID-19.
Noi comunque ringraziamo tantissimo tutti i nostri clienti che con messaggi e chiamate, cercano di tirarci su il morale.
Ogni giorno sentiamo in TV “ insieme ce la faremo” non è cosi, siamo stati lasciati soli.
“Unione Barbieri Termitani” nasce proprio per questo, noi uniti come non era mai successo, grazie solo alla nostra forza di sapere andare avanti.
“Unione Barbieri Termitani” vuole riaprire le proprie attività -concludono-, non può continuare a vivere sullo stato di abbandono totale.»
La diretta
È uno sfogo amaro quello che si legge nel comunicato inviatoci dall’Unione Barbieri Termitani. Uno sfogo fatto di preoccupazioni per il futuro e di incertezze.
Accogliendo il loro sfogo, dunque, abbiamo deciso di dargli voce nella diretta che si terrà questa sera alle ore 18:00 sula pagina Facebook Himerah24-Himeralive
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