Da 400 anni l’Immacolata è patrona di Termini Imerese

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Un anniversario eccezionale quello che ricorre quest’anno; e che fa di Termini Imerese un punto di riferimento unico e particolare per il culto mariano in Sicilia.

Fu infatti nel 1624, e quindi proprio in questo 2024 sono 400 anni, da quando gli amministratori del tempo decisero di fare perenne giuramento di devozione alla Immacolata affidando la città alla sua protezione.

Questo è quanto ancora oggi si legge in una antica lapide affissa nella nostra chiesa Madre e dove così è scritto:

D. O. M.

Il popolo termitano, come ha sempre venerato la felicissima Concezione della SS. Vergine Madre di Dio Maria, così, in, segno di perpetua devozione, nel giorno stesso della purissima concezione, nell’anno 1624 dal parto della stessa Vergine, ha fatto voto, con solennità e pubblica gioia, di difendere l’Immacolata Concezione di Maria e di celebrarne la festa annuale e il digiuno nella vigilia. Essendo sommo Pontefice Urbano VIII, Filippo IIII Re di Spagna e di Sicilia, il Card. Giannettino Doria Arcivescovo di Palermo e Capitano di questo Regno. Assumendo impegno e giurando Aloysio Rod e Filippo La Casta, l’uno capo militare, l’altro capitano di questa Città, Paolo Bonafede, Don Pietro De Marino barone di Vallelunga, Don Michelangelo Anfuso, Don Francesco Ruffino padri giurati, Andrea De Marino Sindaco di Termini.

Di fatto quindi l’Immacolata, che pur già era venerata, veniva dichiarata Patrona Suprema della città. Contestualmente, sul transetto di sinistra del nostro Duomo, era stata fatta costruire anche una splendida cappella barocca con una magnifica statua color oro ai cui piedi, come a voler suggellare quel patto, venne scolpito anche lo stemma civico. E questo è quindi un evento speciale per Termini Imerese; una occasione unica che si verifica ogni cento anni, e che va perciò adeguatamente solennizzata. E tutto questo anche in corrispondenza con l’anno giubilare e l’apertura della Porta Santa di San Pietro che avverrà il 24 dicembre. Ai termitani, che da quattro secoli la invocano patrona e ne alimentano la fede, non resta quindi che partecipare con gioia alle processioni che avranno inizio proprio questa notte con l’antico e tradizionale viaggio della Madonna della Neve; e cantare con immutato ardore: “Mira il tuo popolo o bella Signora…” !

CONTENUTO A CURA DI NANDO CIMINO 
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