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L’uomo, che lavora come colf in alcuni residence , era stato arrestato lo scorso sabato dai carabinieri dopo la denunzia sporta il venerdì precedente dalla ragazza malese ed era stato trasportato presso la Casa Circondariale dei Cavallacci su disposizione dello stesso GIP.
La donna aveva raccontato di essere stata avvicinata dall’uomo il quale , con la scusa di offrirle un passaggio con il motore, l’avrebbe condotta in un casolare di campagna dove, con la minaccia di un grosso coltello, avrebbe abusato di lei.
La vittima è stata poi portata presso il Policlinico di Palermo per l’assistenza sanitaria ed il personale medico aveva riscontrato alcune evidenze compatibili con un rapporto sessuale.
Durante l’interrogatorio della convalida della misura l’uomo , assistito dall’avvocato Francesco Paolo Sanfilippo, con l’ausilio di una interprete, aveva sempre respinto punto su punto le accuse e si era difeso ammettendo di aver avuto un rapporto sessuale ma adducendo che la donna fosse assolutamente consenziente.
La ricostruzione della difesa , che peraltro aveva sollecitato nuove indagini quali l’acquisuzione di alcuni filmati da telecamere in zona per riscontrare le dichiarazioni dell’indagato, aveva ingenerato grossi dubbi sull’impianto accusatorio tant’è che lo stesso pubblico ministero dottor Umberto Puiatti , titolare delle indagini, aveva ritenuto necessario effettuare immediatamente ulteriori approfondimenti e nuove investigazioni.
Le nuove risultanze investigative non sono tardate ad arrivare ed hanno confermato il racconto dell’indagato ed hanno evidenziato diverse contraddizioni nel racconto della donna.
Tale nuova situazione ha indotto la Procura a richiedere l’immediata scarcerazione dell’uomo che è stata disposta dal Giudice Marino per essere venuto meno il grave quadro indiziario iniziale.
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