Ospedale Termini Imerese: aggredito un volontario del servizio civile

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È stato colpito dal familiare di un utente con un pugno in testa mentre svolgeva il suo lavoro di volontario del servizio civile all’Ospedale Cimino di Termini Imerese.

Questa la bruttissima disavventura di un giovane di 23 anni, che si trovava all’interno di una stanza del nosocomio insieme ad un collega, aggredito da una persona che accompagnava la moglie ad una visita ambulatoriale. Il ragazzo è stato strattonato e colpito con un pugno.

“Condanniamo con la massima fermezza un’aggressione inspiegabile ai danni di un giovane che sta maturando la propria esperienza di volontario del servizio civile nel nostro ospedale di Termini Imerese – ha detto il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – siamo sgomenti di fronte ad una violenza crescente verso operatori che con dedizione ed impegno svolgono il proprio lavoro. L’Asp si costituirà parte civile a supporto e sostegno di un giovane al quale va la massima solidarietà mia personale e dell’intera Azienda”.

Dopo l’aggressione, il giovane è stato preso in cura dai medici del Pronto Soccorso dello stesso Ospedale che, dopo tutti gli esami del caso, hanno dimesso l’operatore. 

La dichiarazione del presidente dell’Aress Fabiola, Roberto Oliveri.

«Desidero manifestare la mia piena solidarietà e il mio sostegno all’operatore volontario in Servizio Civile Universale , aggredito mentre svolgeva il suo servizio all’ospedale di Termini Imerese. E’ quanto dichiarato dal presidente dell’Aress Fabiola, Roberto Oliveri. E’ un atto di inciviltà gravissimo ed ingiustificabile da condannare con forza – ha aggiunto Oliveri. L’Aress Fabiola si costituirà parte civile nella vicenda che ha coinvolto il giovane operatore volontario».
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