In agitazione i lavoratori della “Serena Orizzonti” di via Messina Marine, Fp Cgil Palermo partecipa alla mobilitazione nazionale: “Contratti pirata e poca sicurezza”

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In agitazione i lavoratori della “Serena Orizzonti” di via Messina Marine. Fp Cgil Palermo partecipa alla mobilitazione nazionale: “Contratti pirata e poca sicurezza”. A Palermo prevista l’apertura di due nuove strutture ma non esiste un rls   

 

Palermo 1 agosto 2024 – “Da tempo a Palermo i lavoratori della Sereni Orizzonti di via Messina Marine sono in agitazione.  Abbiamo avuto anche un incontro col prefetto. Abbiamo ribadito che il contratto collettivo che viene applicato è uno dei peggiori, sia dal punto di vista economico e contrattuale. Tanto che il 23 settembre ci sarà uno sciopero nazionale contro il contratto Aiop Rsa, che non è stato firmato né da Cgil, né da Cisl, né da Uil. Con lo sciopero chiediamo l’applicazione di un contratto dignitoso e soprattutto firmato dalle sigle sindacali più rappresentative”.

Lo dichiara Michele Morello, della Fp Cgil Palermo, a proposito della mobilitazione nazionale in corso in tutte le strutture della Sereni Orizzonti, gruppo friulano guidato da Massimo Blasoni, che applica “contratti pirata”, come li definisce la Fp Cgil, ma percepisce anche finanziamenti pubblici per i posti in convenzione e ha annunciato nuovi investimenti per realizzare 20 nuove strutture nei prossimi 5 anni.   Due saranno aperte a Palermo: una in città, al posto dell’ex Villa Glicine, e una a Castelbuono.

L’azienda è radicata nel territorio con 85 residenze per anziani e persone affette da problemi psichiatrici in 10 regioni. E’ il secondo colosso italiano con 2.227 dipendenti.

“Ma esiste il rovescio della medaglia – aggiunge Michele Morello – L’azienda ha ribadito davanti al prefetto che con l’accordo Aiop Rsa ponte sono dalla parte giusta. Ma per noi l’accordo ponte non è il contratto, quello che viene applicato è il contratto  Aiop Rsa che unilateralmente hanno deciso di adottare dal 1 febbraio di quest’anno, contro ogni nostra volontà. Per i lavoratori è un contratto peggiorativo rispetto a quello precedente Anaste 2005-2009. I salari in pratica sono fermi al 2009, c’è stato solo un piccolissimo aumento”.

Anche la Fp Cgil Palermo partecipa al coordinamento interregionale che si è costituito per portare avanti le ragioni della protesta contro l’applicazione del contratto in questione.

In questi giorni la Fp Cgil Palermo sta distribuendo un volantino in cui si chiede a chiare lettere l’applicazione di un contratto migliore. “Chiediamo l’applicazione del contratto Uneba del terzo settore,  che la Cgil ha firmato e ha una retribuzione superiore e condizioni normative migliori”, spiega Morello.  

 

 E poi c’è il problema non irrilevante che riguarda le nomine dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. “Su 2mila e quasi 300 dipendenti l’impresa dichiara di avere solo 17 Rls eletti e designati su 85 strutture nazionali – prosegue Morello – E in ben tre regioni l’azienda non ha mai proceduto alla nomina di un rls. Tra queste tre regioni c’è la Sicilia, con la sede palermitana. La holding non rispetta pienamente l’articolo 47 del dlgs 81/08. Pensiamo alla valutazione del rischio come stress lavorativo, alla movimentazione carichi fino allo stress di lavoro correlato. Nei prossimi giorni manderemo una nota al sindaco di Palermo, in quanto massima autorità nel settore sanità, dove denunceremo questo stato di cose. E all’assessorato alla Salute, per capire se ci sono anche termini di revoca della convenzione con la Regione”.  


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