Suore di clausura si ribellano al Vaticano: rischiano la scomunica le “suore dei cioccolatini”

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Le monache spagnole ribelli, conosciute come le “suore dei cioccolatini”, sono state scomunicate dall’arcivescovo di Burgos, Mario Iceta.

Questo provvedimento segna una rottura totale fra il Vaticano e le dieci religiose dei monasteri di Belorado (Burgos) e Orduna (Vitoria). Le suore hanno annunciato di voler abbandonare la Chiesa cattolica con una decisione “irreversibile e unanime”.

Inoltre, si sono messe sotto la protezione di un sacerdote già scomunicato nel 2019. Anche loro affronteranno lo stesso destino: la scomunica è già stata emessa, ma le autorità ecclesiastiche hanno lasciato una porta aperta.

Queste consacrate sono famose in Spagna come le “suore dei cioccolatini” a causa dei dolcetti che producono.

 

 
 
 
 
 
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Avevano inviato una raccomandata all’arcivescovado di Burgos per comunicare la loro decisione irrevocabile di voltare le spalle alla Chiesa cattolica. Le suore hanno assicurato di non temere la scomunica, poiché considerano qualsiasi “condanna o sanzione canonica” come “nulla”, non avendo potere sulle anime e risultando “carente di effettività” per loro.

La loro scelta è stata frutto di una “matura, meditata e cosciente riflessione”, e hanno espresso la volontà di separarsi liberamente e volontariamente, all’unanimità e con allegria di spirito. Il comunicato è stato anche condiviso sui loro canali social.

In altre occasioni, queste suore hanno dichiarato di non riconoscere il Papa e hanno preso una posizione ferma contro la Chiesa cattolica. Questo evento ha suscitato grande interesse e discussione.
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