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Un nuovo episodio di violenza si è verificato la notte scorsa nella zona di Falsomiele, mettendo ancora una volta in evidenza le condizioni di scarsa sicurezza in cui operano le guardie giurate.
A denunciarlo è la Filcams Cgil Palermo. La guardia giurata (GpG), in servizio per un istituto di vigilanza, è stata aggredito da un gruppo di uomini incappucciati. Gli aggressori lo hanno brutalmente ferito a sangue e derubato della pistola di ordinanza. La guardia è riuscita a chiamare i soccorsi e a raccontare l’accaduto ai carabinieri intervenuti sul posto. Trasportato d’urgenza in ospedale, è stato sottoposto alle cure necessarie per le ferite riportate.
“Questo episodio – dichiarano il segretario generale Filcams Giuseppe Aiello e il segretario provinciale Manlio Mandalari, con delega al settore vigilanza privata, che esprimono solidarietà e vicinanza al lavoratore, augurandogli una pronta e completa guarigione – purtroppo non rappresenta un caso isolato”.
Negli ultimi mesi si sono intensificati i casi di aggressioni e di violenze ai danni delle guardie giurate, sollevando una crescente preoccupazione tra gli operatori del settore e i loro familiari. “Le condizioni di lavoro delle guardie giurate, spesso in servizio da sole, in zone isolate e senza adeguato supporto, espongono questi lavoratori a rischi sempre maggiori”, aggiungono Aiello e Mandalari della Filcams.
In risposta a questa escalation di violenza, la Filcams Cgil Palermo chiede un immediato intervento agli enti preposti per rafforzare i presidi delle forze dell’ordine deputati al controllo del territorio, che garantiscano anche una maggiore sicurezza delle guardie giurate in servizio.
Contestualmente, il sindacato chiede un maggiore controllo sugli istituti di vigilanza presenti sul territorio, per verificare che le comunicazioni radio e l’assistenza siano sempre adeguate e funzionanti.
“Considerata la situazione di pericolo dilagante – sollecitano Aiello e Mandalari – è quanto mai necessario il ripristino delle pattuglie composte da due guardie giurate, per garantire una maggiore sicurezza e una risposta più efficace dinanzi alle emergenze. In assenza di un’azione concreta e tempestiva, il rischio è che episodi come quello avvenuto a Falsomiele diventino sempre più frequenti, mettendo a repentaglio la vita degli operatori di vigilanza, figure fondamentali per la tutela e la sicurezza del territorio e della comunità”.
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