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Originario di Prizzi, lascia la moglie e due figli, aveva 44 anni. Aveva accusato un malore e lo aveva anche comunicato ad alcuni colleghi, poi l’improvviso arresto cardiaco e la morte.
Patronaggio aveva mosso i primi passo al 161° corso allievi agenti della polizia di Stato. Poi il servizio prima alla Mobile di Torino, infine il trasferimento a Palermo. Grande appassionato di moto d’epoca, era anche socio del Vespa club di Prizzi, il suo paese di origine nel Corleonese. Per ragioni di servizio aveva deciso di vivere a Palermo, nel quartiere di Villa Tasca dove era ben voluto e apprezzato da tutti.
Grande amarezza tra i colleghi: “Si tratta dell’ennesimo caso di decesso di un giovane collega in stato di buona salute – dice il segretario generale nazionale Osa, l’organizzazione sindacale autonoma di polizia, Antonio Porto -. La mia indignazione cresce sempre di più, come il rammarico nel registrare tanta indifferenza. Forse non si è ancora consapevoli che la regola del ‘tanto non tocca a me’ non è poi così certa, io non riesco a restare indifferente”. Messaggi di cordoglio arrivano anche dal gruppo Vespa Club di Prizzi e dal quartiere Villa Tasca di Palermo.
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