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La vicenda, in realtà, risale alla scorsa domenica ed è accaduta a Roma.
La dinamica è semplice quanto banale, il furgone con le suore a bordo che viaggia lungo la strada quando, ad un certo punto, chi è alla guida non si sarebbe accordo trentaquattrenne, rifugiata politica originaria del Congo, intenta ad attraversare la strada.
E qui viene il resto: la donna investita, infatti, sostiene che stesse attraversando sulle strisce pedonale, quando è stata colpita dal Ducato bianco delle suore: «Non si sono fermate e mi hanno preso sul fianco. Mi hanno detto che non mi ero fatta niente, come se stessi facendo finta».
La donna è stata ricoverata due giorni in ospedale e poi dimessa: per lei solo qualche lieve escoriazione e un forte dolore ad un’anca che non le permette ancora di camminare bene.
Secondo le suore, invece, la donna non sta attraversando sulle strisce, ma resta il fatto che, dopo l’incidente, non si sarebbero minimamente preoccupate delle sue condizioni di salute e sono andate via prima dell’arrivo di i vigili urbani e i soccorsi.
Al furgone Ducato i vigili sono arrivati grazie alla prontezza di riflesso dell’investita, che è riuscita a prendere il numero di targa.
Fonte: Repubblica.it
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