La comunità di Caccamo piange Dino Leopoldo Porto

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La comunità di Caccamo si è unita al dolore dei familiari di Dino (Leopoldo) Porto
scomparso a 87 anni a Chicago, dove era emigrato da Caccamo, come tanti altri
concittadini, per realizzare tutti quei sogni che non è stato possibile realizzare qui
dove erano nati.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, in suffragio di Dino, presieduta da padre
Nicasio Galbo, rettore della chiesa di San Domenico e che custodisce le reliquie del
beato Giovanni Liccio, concittadino e patrono di Caccamo, “vero ed unico legame”
tra la Caccamo “di Sicilia” e la Caccamo “di Chicago” Mimmo Campisi, amico dello
scomparso ha condiviso con i presenti il suo doveroso ricordo di Dino Porto.

Con profonda tristezza, abbiamo appreso la notizia della dipartita del carissimo
Dino. In questa dolorosa circostanza, è molto difficile esprimere le parole giuste quando ci
si trova a dover ricordare un vero amico che inaspettatamente ci lascia.
Con la dipartita del carissimo Dino, abbiamo perso un fratello, un amico affettuoso,
un gentiluomo d’altri tempi, ma il suo ricordo rimarrà indelebile nei nostri cuori e in
tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato per la sua generosità e attaccamento
alla terra natìa.
L’America ha suscitato un’attrazione immensa per tanti Siciliani e in modo
particolare per i Caccamesi.
E Dino, spinto dal desiderio di trovare una condizione economica favorevole e
soprattutto di poter concepire il sogno di una vita “americana”, cioè libera e felice,
lascia giovanissimo la sua amata Caccamo per costruire nuove prospettive di vita per
sé e per i propri figli, nutrendo però il desiderio di poter un giorno far ritorno
definitivo in patria.
In quella nuova patria acquisita, Dino viene ben presto apprezzato per le sue doti
manageriali, tanto da essere chiamato a svolgere mansioni prestigiose come vice
Presidente di una importante Banca e Presidente del Comitato Civico dei Caccamesi
di Chicago.
Quanti gioiosi ricordi affiorano alla nostra memoria: l’accoglienza festosa e
l’ospitalità calorosa ricevute il 7 luglio 1993 ai sacerdoti e ai componenti il Comitato
del Beato Giovanni Liccio, quando è stata traslata a Chicago una reliquia del nostro

Patrono Beato concittadino, concessa dal compianto Cardinale Salvatore
Pappalardo, Arcivescovo di Palermo.

Dino Leopoldo Porto

Dino è stato uno dei principali promotori di quella indimenticabile iniziativa
religiosa.
Nel 1996, a Chicago, ha ospitato insieme a Joe Monastero e ai tanti Caccamesi
emigrati, l’Amministrazione comunale di Caccamo, presieduta dal Dr. Nicasio Di Cola
e ancor prima anche l’Amministrazione civica guidata dal Dr. Antonino Priolo e poi
dall’Ing. Luigi Di Lucia.
Né possiamo dimenticare, tra le tante prestigiose manifestazioni e iniziative
culturali, organizzate da Dino, insieme a Joe Monastero, quella della partecipazione,
nel 2002, alla Parata del Columbus Day a Chicago, della Banda Musicale di Caccamo,
del Gruppo folkloristico “U Casteddu” e dell’Amministrazione Comunale, presieduta
dal Sindaco Di Cola.
E come non ricordare i tanti viaggi organizzati in Sicilia e, in modo particolare, a
Caccamo, dall’Associazione Culturale Siciliana, con sede in Chicago, che Dino, nella
qualità di Presidente, svolgeva con tanta dedizione, passione e impegno, allo scopo
di far conoscere e apprezzare dalle nuove generazioni le bellezze della Sicilia e della
nostra vetusta città.
E, ancora, le feste di Carnevale organizzate a Chicago con i tradizionali “dominò”
caccamesi e le presentazioni delle belle pubblicazioni riguardanti la città di Caccamo
e i calendari a tema della Cassa Rurale “San Giorgio” che annualmente venivano
spediti alle comunità caccamesi residenti in America.
E, poi, le tante generose offerte per la Pro Loco e per le chiese di Caccamo, non
ultime quelle, insieme ai Monastero e ad altre famiglie, per dare vita al progetto
d’arte contemporanea “Misteryum Lucis” e per la stampa del volume edito dalla
Provincia Religiosa dei Frati Minori Cappuccini di Palermo “Il Convento e la Chiesa
dei Frati Minori Cappuccini a Caccamo”.
Un atto d’amore alla Città che gli ha dato i natali a cui si è sempre onorato di
appartenere.
E, infine, le tante telefonate che Dino faceva puntualmente agli amici del paese e ai
compagni dell’Azione Cattolica, soprattutto in occasione delle principali ricorrenze
religiose, tra cui quelle del Santo Natale, di Pasqua e del Beato Giovanni.

A Dino vada il ricordo della nostra sincera stima e perenne gratitudine.
Nel ricordo dell’indimenticabile Dino, questa sera, ad iniziativa del Rettore Don
Nicasio Galbo, che ringraziamo, è stata celebrata, in suo suffragio, la santa messa.
A Giuseppina, Josephine Kolinek, marito, nipoti e familiari tutti, giungano le
espressioni del nostro più sentito e sincero cordoglio”.

Domenico Campisi
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