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Nel ricorso, presentato dall’avvocato Girolamo Rubino, viene riportato che la determinazione di soppressione è stata adottata dall’amministrazione in virtù della “necessità di rimodulare l’assetto organizzativo dei reparti alle dipendenze del Comando Provinciale di Palermo, adeguandolo alle mutate esigenze di carattere operativo.”
Mutate esigenze delle quali non si conoscono le ragioni così come non si conosce la necessità della “rimodulazione dell’assetto organizzativo dei reparti” e neanche le “mutate esigenze di carattere operativo”. Proprio in virtù di tali motivazioni non chiare è stato presentato il ricorso al Presidente della Repubblica.
Intanto, per effetto di tale scelta, è venuta meno la presenza della Guardia di Finanza sulle alte madonita con l’inevitabile minore controllo del territorio e di sicurezza della collettività residente. Una assenza che non potrà essere colmata dall’azione della squadra operativa mobile di base presso il Gruppo della Guardia di Finanza di Termini Imerese per via della distanza, mentre è innegabile che la presenza costante sul territorio è di fondamentale importanza ai fini del funzionamento del sistema sociale e produttivo, concorrendo al suo sviluppo ed alla sua crescita attraverso il contrasto di molteplici e differenziate forme di reato.
Non va dimenticato che il Comune di Petralia Soprana, al fine di scongiurare la soppressione della tenenza aveva anche dato la propria disponibilità a farsi carico dei costi afferenti all’immobile da adibire quale sede della Guardia di Finanza.
I Comuni che fanno parte della giurisdizione sono: Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa.
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