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Il Giudice Monocratico del tribunale di Termini Imerese, Dott.ssa Mauceri, lo ha assolto con formula piena accogliendo così la tesi difensiva del legale di Napolitano, Avvocato Salvatore Pirrone.
Il datore di lavoro, un gommista di Termini Imerese, lo aveva accusato di avergli pagato la somma di 1.800 euro tramite un assegno. Si tratta di un assegno che, però, faceva parte di un lotto di assegni rubati.
Il Napolitano era un collaboratore del gommista ma non aveva un regolare contratto.
Il fatto è emerso quando il gommista ha pagato un lotto di gomme con un assegno per l’ammontare di euro 1.800,00.
Il grossista di pneumatici, negoziando l’assegno, ha scoperto che risultava rubato e ha prontamente denunciato il fatto ai carabinieri.
A questi ultimi, il gommista ha dichiarato di aver ricevuto l’assegno da Napolitano.
A suo dire, si trattava di un assegno a garanzia per l’acquisto dell’attività commerciale, che avrebbe venduto al prezzo di oltre 50mila euro.
A conforto di questa tesi, il gommista ha prodotto anche una scrittura privata firmata dal Napolitano.
Tuttavia, nel corso del dibattimento, la difesa di Napolitano è riuscita a dimostrare che, anche se la firma di Napolitano sulla scrittura privata era autentica, quest’ultimo era convinto di aver firmato un contratto di lavoro.
Inoltre, tramite la testimonianza del fornitore di pneumatici , è emerso che l’assegno è stato compilato interamente dal gommista.
Dunque, il Napolitano era totalmente estraneo ai fatti.
La nota dell’avvocato Salvatore Pirrone, difensore del termitano
“Il mio assistito in questa vicenda è stato molto ingenuo, ma siamo riusciti a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati”.
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