Termini Imerese: c’era una volta a Maronna ru spitali

Oggi, giorno in cui la chiesa ricorda la natività della Beata Vergine Maria, voglio rispolverare per voi questo bel ricordo della nostra città.

 

Una volta, quando a Termini Imerese si parlava della “Maronna ru spitali“, non si pensava certo alla Madonna Assunta della vicina chiesa dei Cappuccini. In questo caso si alludeva invece ad una bella immagine della Madonna che li, proprio di fronte alla prima rampa di scale in pietra che portavano nelle stanze del vecchio ospedale della SS. Trinità, faceva sentire la sua amabile presenza dentro una antica cappelletta.

 

Quante preghiere e quante lacrime in quel pianerottolo dove tutti si soffermavano prima di render visita ai parenti ammalati, e dove non mancavano mai i fiori ed i lumini accesi. Il vecchio ospedale della SS. Trinità aveva trovato posto in quello che era stato il convento dei Padri Cappuccini di San Girolamo; e quella cappelletta sicuramente si trovava li ancor prima che la struttura venisse trasformata.

 

Personalmente ho un vago ricordo di quel quadro; così come ricordo pure di un paio di suore, molto rigorose e con gli abiti bianchi, che fungevano da infermiere, e che qualcuno chiamava “testi ‘nfasciati”! Altri, e fra questi il prof. Franco Amodeo, ricordano pure di suor Irene che faceva servizio al pronto soccorso e che, a chiunque passava dalle sue parti, raccomandava sempre un’Ave Maria alla Madonna.

 

E proprio sotto quella consolatrice immagine, di cui purtroppo non ci sono arrivate foto, c’era una scritta molto significativa ed appropriata che così recitava: “Madre che siete bella io Vi saluto datemi in vita e morte il Vostro aiuto”. Tutto ciò ci da una ulteriore dimostrazione di come Termini Imerese si sia sempre votata alla Madonna; e che, anche in un luogo di sofferenza, non mancava mai una sua immagine. – Termini Imerese è storia, arte, cultura; e nella foto potete ammirare questo eccezionale affresco della Madonna che allatta, e che si conserva nel nostro Museo Civico. Un’opera bellissima di ignoto autore siciliano, che nulla ha da invidiare ai dipinti di altri grandi e famosi artisti.