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Ebbene, quando ancora il mare non era di “moda” e si dava il giusto peso alla religiosità popolare, a Termini Imerese era usanza che proprio il giorno di ferragosto si salisse in pellegrinaggio al monte Eurako per festeggiare l’Assunta e San Calogero Eremita.
Si andava per pregare ma ci si divertiva anche, come se fosse il giorno di pasquetta. Quello che vi riporto non è solo frutto di racconti tramandati a voce, ma è anche quello che ci dice un documento comunale del 1790 in cui, parlando della chiesetta che stava in cima alla nostra montagna, così è scritto:
“…Ella è fabbricata alla cima del monte di San Calogero e dedicata allo stesso Santo, e ne ha questa città il Giusto Patronato, dove si celebrano in ogni anno due solennità, una del Glorioso Santo Protettore di questa città, a 18 giugno, l’altra a 15 agosto di Maria Santissima; con concorso non solo di naturali di questa (città), che dei vicini paesi…..”
Poche righe, ma chiare; che ci consentono di ricostruire un altro pezzo di religiosità popolare di Termini Imerese. Sia il 18 giugno festa del patrono, che il 15 agosto festa dell’Assunta, tanti termitani e non solo, salivano quindi alla chiesetta per pregare e fare festa.
A cosa fosse dovuta tale usanza non so dirvelo con certezza; la tradizione narra che fu san Calogero a far conoscere il cristianesimo ai termitani ed in particolare il culto per la Madonna. Nulla ci vieta quindi di pensare che proprio a ferragosto, in occasione dell’assunzione di Maria in cielo, si volesse ringraziare il santo anche per questo.
(Nella foto l’Assunta dei Cappuccini) Testo di Nando Cimino
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