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Soprannominato D’Artagnan, Cosimo era generoso e sprezzante del pericolo e praticava un giornalismo di inchiesta, alla ricerca della veritá.
Una specie di Report degli anni ’60. Ma quando scoprì i traffici e toccò gli interessi della mafia di Termini e di Caccamo venne spietatamente trucidato, prima ucciso e poi gettato sui binari della galleria ferroviaria di Termini, di fronte la ex Olis, proprio come Peppino Impastato, inscenandone il suicidio.
Nel libro di Francesca La Mantia e Angelo Urgo, si propone una ricostruzione storica della vicenda umana di Cosimo, la sua passione per il giornalismo, le sue amicizie, il suo amore, la sua solitudine.
Stavolta non lasciamolo più solo, Termini gli deve la conservazione della memoria e l’impegno, difficile, ma non impossibile, che la nostra comunità informi i propri comportamenti, individuali e sociali, alla giustizia ed alla legalità. Venerdì 21 Luglio , Giardino del Museo Civico, ore 17,15.
Auser è, memoria per una Termini migliore.
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