Termini Imerese: “Pi Santu Sidoru ogni stizza è oru”

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Oggi la chiesa festeggia Santo Isidoro Agricoltore; santo protettore dei raccolti e della gente dei campi. Ed a Termini Imerese dove fin nei primi anni sessanta era ancora fiorente l’agricoltura e tantissimi erano “i viddani”, era uso ricordarsi anche di questo santo. Addirittura c’è chi ricorda, ma oggi non se ne ha più traccia, che anticamente se ne conservava un grande quadro nella chiesa della Gancia; dove il santo era oggetto di venerazione.
 
“I viddani un su mai sazi d’acqua” si diceva; ed ecco che nel caso in cui capitava che proprio in quel giorno piovesse, c’era pronto un bel proverbio siciliano che rimarcava il fatto che la pioggia di Maggio, ed in particolare quella che cadeva proprio nel giorno di Santu Sidoru, ovvero il 15, era considerata oro. Rincarava la dose un altro nostro antico detto che recitava pure: “Quantu vali l’acqua di Maju e d’Aprili, mancu u bastimentu cu tutti li vili”! In realtà la pioggia di maggio, piuttosto che coloro che avevano seminato grano e si apprestavano al raccolto, lasciava contenti i cosiddetti “Jardinara”; ovvero gli ortolani, che nella nostra città erano numerosi, specialmente nella piana del San Leonardo.
L’origine del nome Isidoro, così come altri, ci riconduce anche alla religione pagana. Il suo significato è infatti quello di “Dono di Iside”; dea egiziana della fertilità.


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