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La valorizzazione della lana siciliana da tosa al centro dell’incontro di oggi, promosso dal distretto Laniero siciliano e che si è svolto nella sala Bonsignore dell’assessorato regionale delle Attività produttive.
Obiettivo dell’incontro è la trasformazione della lana siciliana da scarto a preziosa materia prima per i successivi processi produttivi, in relazione alle iniziative previste nel partenariato tra il distretto produttivo Laniero siciliano, e quelle del “Progetto Promozione lana siciliana – Ddg 953/4.S del 22/07/2022 Regione Siciliana”.
Il distretto produttivo Laniero siciliano, che fa parte dei 23 distretti produttivi istituti nell’Isola, ha sede a Cammarata (Agrigento) nel cuore dei Monti Sicani e nasce con la volontà di dare supporto alle aziende del comparto zootecnico che operano nell’allevamento degli ovini, allo scopo di realizzare una filiera verticale per la promozione e la valorizzazione della lana siciliana come materia prima da reimmettere in altri cicli produttivi, creando valore economico, socio-occupazionale ed ambientale per l’intero territorio regionale.
Nell’ambito del programma di valorizzazione del sistema produttivo siciliano della lana di alta qualità continuano le iniziative di divulgazione e di confronto volute dal distretto Laniero con studenti e docenti, rappresentanti del mondo accademico, produttori e altri stakeholder esperti di settore per condividere know-how e best practices per la produzione e la commercializzazione della lana siciliana.
Per l’occasione sono stati anche esposti manufatti artigianali ottenuti da lana siciliana e realizzati dal gruppo di lavoro, tutto al femminile, che nel laboratorio dell’associazione “SiAmo Marcatobianco”, a Castronovo di Sicilia, in provincia di Palermo, vuole mantenere vive le antiche tecniche di preparazione, filatura e tessitura, che rischiavano di andare perse per sempre.
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