Termini Imerese: arrestati due termitani dai carabinieri per usura

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Due arresti per usura a Termini Imerese.  L’operazione, a cura dei carabinieri del reparto territoriale di Termini Imerese, è avvenuta lo scorso 5 aprile.

I due sarebbero accusati di usura. La vittima sarebbe un giovane commerciante di Termini Imerese. Per i termitani è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.

L’ordinanza agli arresti ai domiciliari è nei confronti di padre e figlio, G.R. e M. R, di 56 e 27 anni, entrambi di Termini Imerese. Sono accusati di usura aggravata nei confronti di un panettiere a cui era stata data alle fiamme l’auto della moglie. Il provvedimento è del Gip di Termini Imerese.

A padre e figlio viene contestata anche la tentata estorsione perché avrebbero preteso somme non dovute dal commerciante. Nel corso dell’indagine dei carabinieri, coordinate dalla procura, partite proprio del rogo della vettura sono state perquisite l’abitazione dei due arrestati e sono state sequestrate somme di denaro. Dopo l’incendio dell’auto, il panettiere ha iniziato a raccontare quanto avrebbe subito in questi mesi. Il prestito di 20 mila euro sarebbe cresciuto in modo esponenziale. Padre e figlio sono assistiti dagli avvocati Salvatore Giambrone e Giuseppe Minà. Nel corso dell’interrogatorio si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
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