Termini Imerese: giornata della memoria, per non dimenticare

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Oggi al municipio di Termini imerese si è tenuto l’incontro con alcuni studenti delle scuole di secondo grado e superiori per ricordare le vittime dello Shoah.

Presenti all’incontro anche l’associazione 25 aprile di Termini Imerese.

Oggi, 27 gennaio, siamo chiamati non solo a ricordare lo sterminio degli Ebrei, dovuto ad un governo del tempo corrotto, quale quello del regime fascista in Italia e nazionalsocialista in Germania ma anche delle vittime dell’organizzazione di resistenza della ROSA BIANCA.

Il suddetto gruppo era composto da dei ragazzi universitari di cui i nomi sono:  Hans e la sorella Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, più avanti si unì a loro pure un professore, Kurt Huber.

Questo gruppo di ragazzi operavano nella Monaco (Germania) nazionalsocialista, hanno “combattuto” pacificamente contro il regime nazista.

I ragazzi agivano con della contro-propaganda in un tentativo disperato di aprire gli occhi alle persone e di combattere l’indifferenza di chi sapeva e non faceva nulla al riguardo.

I giovani pagarono questa azione di resistenza con la propria vita che, a detta loro, hanno vissuto a pieno.

Questi ragazzi amavano la loro patria, infatti all’inizio erano iscritti al partito nazista.

Il gruppo, rendendosi conto del misfatto, capisce che Hitler non voleva portare un tempo di pace e prosperità ma un tempo di guerra e miseria, più di quanto non avesse fatto il trattato di “Versailles” dopo la Grande Guerra.

Hitler fece ripartire l‘economia tedesca riaprendo le fabbriche e le industrie, i ragazzi però si resero subito conto che questa “prosperità” aveva un prezzo troppo alto.

Molti di voi si chiedono perché è stata scelta la data del 27 gennaio, presto detto il perché.

Il 27 gennaio del 1945 fu liberato il lager tedesco più grande, ovvero Auschwitz.

Oggi al municipio di Termini Imerese, alla presenza dell’assessore  Maria Concetta Buttà, si è tenuto l’incontro con le scuole medie e superiori della città.

Ad ogni classe è stato regalato un libro del famoso scrittore Primo Levi, “Se questo è un uomo”, il libro racconta dell’esperienza in prima persona dello scrittore.

 


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