Bambini creati in capsule come in Matrix, lo sconvolgente progetto della clinica tedesca EctoLife VIDEO

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Una nuova e futuristica alternativa al concepimento naturale, arriva da una clinica di Berlino.

L’idea di Hashem Al-Ghaili, biotecnologo ,dopo tanti anni di ricerche ha concepito un utero artificiale capace di far nascere più di 30mila bambini all’anno.

La clinica EctoLife è la prima struttura al mondo a voler realizzare e usare l’utero artificiale ed anche digitalmente controllato.

Il progetto include anche la possibilità di aggiungere all’utero artificiale la manipolazione genetica dell’embrione prima che esso venga impiantato.

Sarebbe possibile quindi per i neo genitori poter scegliere il colore degli occhi, dei capelli, la forza fisica, l’altezza e l’intelligenza del bambino.

Un computer si occuperà di selezionare l’embrione che più si adatta alla scelta dei genitori e quindi da impiantare nelle capsule di crescita trasparenti.

Sensori e telecamere applicate alla capsula controlleranno la crescita, il liquido amniotico artificiale nutrirà il feto tramite un cordone ombelicale digitale, tutto lo sviluppo prenatale potrà essere tranquillamente monitorato dallo Smartphone, il feto è gestito da remoto da una I.A. e per i futuri genitori pure un visore ottico virtuale.

Le capsule con gli embrioni sono collegate a due bioreattori centrali, uno contiene nutrienti e ossigeno, l’altro elimina i prodotti di scarto dei neonati.

Al termine della gestazione, la nascita avviene semplicemente aprendo la capsula e addio dolori. 

Il dottor Hashem ha dichiarato: «Vi presentiamo EctoLife, il primo utero artificiale al mondo, alimentato interamente da energia rinnovabile. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 300.000 donne muoiono per complicazioni della gravidanza. L’utero artificiale EctoLife è stato progettato per alleviare le sofferenze umane e ridurre le probabilità di cesarei. Con EctoLife, le nascite premature e i cesarei saranno un ricordo del passato»

Tanti i possibili utilizzi dell’innovazione presentata, potrebbe aiutare donne con problemi di salute, oppure supportare i paesi che hanno un forte calo demografico.

Naturalmente i dubbi etici su quanto esposto sono veramente tanti.

 

 

 
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