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Lapunzina, infatti, da sempre si batte per il diritto di residenza nelle aree sconosciute alla politica. Il progetto prevede la partecipazione di 158 Comuni sui 390 che esistono in totale in Sicilia, una zona quindi molto vasta. In base alla legge voto, approvata all’ARS il 17 dicembre 2019, infatti, le zone franche montane rappresentano adesso il 40,7 % dei Comuni della Regione Siciliana.
“In generale l’idea di realizzare servizi in Telemedicina per le popolazioni dei Comuni in zone collinari e montuose è sempre certamente utile, come già dimostrato in letteratura scientifica. Nel caso specifico delle aree montane e rurali siciliane il beneficio è concretamente presumibile anche osservando le esperienze in altre Regioni che hanno risolto non poche problematiche assistenziali in favore di cittadini residenti in zone rurali collinari e montane, con problematiche del tutto simili – si legge negli atti prodotti dall’Istituto Superiore di Sanità – Tuttavia, nessuna esperienza pratica nelle zone franche montane siciliane risulta essere stata conclusa e studiata in termini scientifici. Esiste quindi la necessità di un attento studio preliminare sulla fattibilità di tutto il progetto prima di iniziare il design del sistema di Telemedicina da realizzare”.
“Inoltre, osservando la mappa dei Comuni in questione, la loro numerosità ed estensione geografica rendono sicuramente ambiziosa la sfida di realizzare un sistema di Telemedicina che eroghi servizi omogenei, ma allo stesso tempo aderenti alle realtà locali; servizi che siano efficaci e sostenibili, ma con garanzie di equità di accesso e di sicurezza dell’assistenza sanitaria nel suo complesso – continua il documento – Un ulteriore elemento di attenzione è rappresentato dalla definizione delle più efficaci modalità di collaborazione tra Istituzioni per supportare lo sviluppo del progetto ipotizzato, in considerazione del suo alto valore sociale e istituzionale, ma anche del fatto che la telemedicina si inserisce all’interno delle esistenti organizzazioni sanitarie richiedendo l’impegno dei professionisti e degli amministratori ad introdurre i cambiamenti nei processi di lavoro che si rendono necessari”.
“Nonostante le reiterate richieste da parte mia al governo regionale, però, il progetto non è mai stato avallato. Musumeci e tutti coloro che lo hanno supportato, nei prossimi giorni, raggiungeranno le Terre alte di Sicilia per chiedere consensi elettorali, eppure hanno messo a rischio una grande possibilità destinata a chi ancora risiede nei Comuni di montagna della Sicilia e non ha avuto la possibilità di scappare. Siamo stati letteralmente
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