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Sacerdote e Volontario di Protezione Civile
Cambia abito, ma la sua missione è la stessa: aiutare gli altri. E’ la storia di un giovane sacerdote, padre Francesco Cinà, che normalmente si occupa delle anime di Lercara Friddi, in provincia di Palermo, un paese di poco meno di ottomila abitanti, a 673 metri sul livello del mare.
Lercara è conosciuta nel mondo per essere la città dei nonni di Frank Sinatra, anche se la musica del cantante italo americano si è fermata in mare, a Stromboli, e al suo cielo stellato nelle notti d’estate.
Padre Francesco è l’ultimo arrivato della delegazione locale dell’ “Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo”. In passato, ad Amatrice, le cronache raccontano di un giovane prete che ha trascorso giornate intere a scavare tra le macerie causate dal terremoto. E di altre storie simili probabilmente è facile trovarne traccia. Un sacerdote dentro un’organizzazione di volontariato di protezione civile, con tanto di dispositivi di protezione d’ordinanza, forse è un evento raro.
Per Don Francesco tutto ha inizio con la pandemia, quando non ha fatto mistero del suo interesse per le attività di gestione dell’emergenza Covid dei volontari di protezione civile dell’ANVVFC.
In fondo si tratta dell’estensione di una vocazione già presente, quindi accoglienza e inizio delle attività hanno coinciso nel volgere di qualche ora. Certo, quando ha iniziato i primi servizi presso il centro vaccini di Lercara, gli utenti sono rimasti in un primo tempo disorientati, poi divertiti e compiaciuti per l’inaspettato supporto.
Di Francesco Venuto/DRPC Informa
Voce narrante: Rosalinda Sirni
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