Sostenibilità, Dusty “caso studio” di una ricerca scientifica internazionale per qualifica fornitori

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Applicato per la prima volta un modello matematico “multi criterio” ad una realtà imprenditoriale che opera nel settore della gestione dei rifiuti

La sostenibilità ambientale e sociale tra i criteri principali per qualificare i fornitori: è questo l’obiettivo che ha reso Dusty il “caso studio” di una ricerca scientifica internazionale presentata nel corso del Workshop on line “Control for Smart Cities” organizzato da IFAC (International Federation of Automatic Control) dal 27 al 30 giugno 2022.

L’impresa siciliana è stata individuata dall’Institute of Information Theory and Automation (UTIA), che fa capo all’Accademia Ceca della Scienze di Praga, come scenario concreto in cui applicare un modello matematico basato sull’approccio “Multi-Criteria Decision-Making (MCDM)”, ampiamente trattato con successo in letteratura, e che – come si legge nell’abstract della ricerca – viene applicato «per la prima volta ad un’azienda reale che opera nel settore della gestione dei rifiuti e secondo predefiniti sottosettori merceologici di interesse».

I risultati della ricerca restituiscono una classifica dei fornitori di Dusty suddivisi per categorie merceologiche, ottenuta attribuendo un diverso grado d’importanza ai principali criteri di selezione – quali, ad esempio, la sostenibilità, la sicurezza e l’economicità – attraverso il coinvolgimento di un team di decisori. Le classifiche finali forniscono, per ciascun sottosettore merceologico d’interesse, un’indicazione immediata sui fornitori che rispondono in modo più efficiente ai requisiti richiesti dall’azienda, riducendo così la complessità della selezione.

Lo studio dimostra la possibilità di ottimizzare la sostenibilità di un servizio pubblico fondamentale come quello dell’igiene urbana, nonché l’importanza di un approccio responsabile alla gestione dell’intera catena di fornitura, dalle condizioni economiche e di sicurezza dei lavoratori alle scelte trasparenti di approvvigionamento e legalità.

«La condivisione dei valori etici e sociali di Dusty, come la sostenibilità e la legalità, rappresenta il miglior legame per costruire relazioni lunghe e solide con i propri fornitori e con i “portatori d’interesse”, in primis i cittadini e le istituzioni sane» commenta l’amministratore di Dusty Rossella Pezzino de Geronimo, che ha firmato la ricerca scientifica guidata dall’ing. Silvia Carpitella del Dipartimento di “Decision-Making Theory” dell’UTIA (Czech Academy of Sciences). Co-autori anche il direttore amministrativo di Dusty Davide Frangiamore, il responsabile Risk&Compliance di Dusty Antonio Coco, e Valentina Cinnirella dell’Ufficio Comunicazione Dusty.

«Il mondo delle imprese è chiamato ad adottare pratiche e sistemi di sostenibilità che superino i singoli confini aziendali, perché il valore di ciascuna impresa non risiede soltanto nell’eccellenza del prodotto o del servizio, ma anche nella capacità di saper restituire valori ed energie attraverso progetti lungimiranti attenti ai bisogni della collettività e al benessere sociale – continua Rossella Pezzino de Geronimo – Tutte le imprese devono essere parte attiva nel necessario processo di transizione ecologica perché “combattere per un mondo migliore” è una scelta obbligata da affrontare con coraggio. Soltanto un cambiamento radicale verso una nuova visione etica consente di progettare il futuro, altrimenti siamo destinati ad una progressiva ed ineluttabile estinzione. Occorre un nuovo progetto politico, economico e sociale al servizio del bene comune, in cui i giovani siano protagonisti grazie ad idee di libertà, trasparenza, solidarietà verso il prossimo e amore per l’ambiente».
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