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“Ho votato solo perché volevo votare e volevo esercitare un mio diritto – racconta Brancato a Blog Sicilia – Questa mattina mi sono recato come sempre nel seggio dove ho sempre votato, all’istituto Psicopedagogico su viale Regione Siciliana. Sono sceso dalla macchina, mi sono sistemato nella carrozzina e sono arrivato davanti alla scuola. Qui è stato impossibile votare perché non c’era nessun seggio adeguato per consentire il mio ingresso in cabina con la carrozzina. Di conseguenza mi hanno comunicato che avrei dovuto recarmi in un altro plesso”.
Prima si è recato in Comune per sapere dove potesse andare a votare. “Dall’ufficio elettorale mi hanno detto di andare presso l’ex palazzo Catanese – aggiunge Brancato – anche qui sono sceso dalla macchina, mi sono sistemato nella carrozzina e sono arrivato al seggio. Purtroppo, la cabina nuovamente non era adeguata ad accogliere un elettore in carrozzina. A questo punto mi hanno riferito che mi sarei dovuto spostare alle scuole elementari. Prima di fare di nuovo un altro giro, mi sono informato e sono venuto a conoscenza che anche nel plesso delle scuole elementari non c’era la cabina per i disabili. A questo punto si sono decisi e mi hanno fatto votare in una stanza dove c’era una brandina. Per votare in carrozzina, sotto il sole cocente, ho impiegato tre ore. Una situazione gravissima che si commenta da sé”.
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