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Il medico stando alle indagini svolte dai carabinieri è accusato di aver violato un regio decreto del 1934 per la tutela della salute.
La vicenda risalirebbe al novembre 2020 quando arrivò la seconda ondata della pandemia, molti dettagli del caso non sono ancora noti, le indagini sono ancora in corso.
Il medico in quel periodo risultava essere assente per malattia perché positivo al Covid, , come risulta dal certificato.
negli stessi giorni però il medico avrebbe fatto partorire sette donne, lo hanno riferito le stesse partorienti a gli inquirenti.
Fortunatamente nessuna delle donne è stata contagiata, sia loro che i loro bambini stanno bene.
Il ginecologo, che era il medico di fiducia di tutte e sette le donne adesso rischia di finire nei guai.
L’articolo del regio che gli viene contestato dai carabinieri e dal sostituto procuratore Roberto Lenza è l’art.260 del Testo unico delle leggi sanitarie.
In seguito il decreto è stato aggiornato e integrato per la normativa anti Covid nel 2020.
L’articolo punisce chiunque non osservi un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo.
Si rischia l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e con l’ammenda da euro 500 ad euro 5.000.
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