Scomparsa Carlo La Duca: gli avvocati dell’ex moglie e dell’amico rompono il silenzio

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Avv. Accursio Gagliano

“L’avvocato Giovanni Marchese, difensore della Sig.ra Luana Cammalleri e I’avvocato Accursio Gagliano, difensore del Sig. Pietro Ferrara, con riferimento alle notizie diffuse dalla stampa e dai programmi televisivi che si sono occupati della vicenda relativa all’accusa di concorso nell‘omicidio di Carlo La Duca, marito della Sig.ra Luana Cammalleri, tengono a precisare che, allo stato degli atti, ogni ricostruzione della vicenda è stata fatta sulla base di una ricostruzione dei fatti fondata su mere ipotesi accusatorie.

In particolare, sono stati diffusi numerosi stralci di conversazioni tra i due indagati che sono, in realtà, solo parti di dia loghi ben più articolati, il cui contenuto dovrà essere valutato e interpretato solo nella loro completezza e con le garanzie difensive offerte dal nostro Ordinamento Giudiziario.

Avv. Giovanni Marchese

Ritengono, dunque, che tale modo di raccontare la vicenda non soltanto calpesta il diritto fondamentale della presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva che, come è noto, e costituzionalmente tutelato, ma costituisce un gravissimo nocumento al diritto di difesa degli indagati che, da avvocati, sono chiamati a garantire e ad assicurare ma, soprattutto, costituisce un serissimo pericolo per la tutela di tutti i soggetti parallelamente coinvolti in questa triste
vicenda, alcuni dei quali minori che, inevitabilmente, hanno anche loro libero accesso ai mezzi di comunicazione.

Gli scriventi si assumono, dunque, il dovere di vigilare affinché il legittimo diritto di cronaca venga esercitato nel rispetto dei parametri dell’utilità sociale alla diffusione della notizia, della verità oggettiva o putativa e della continenza del fatto narrato o rappresentato.

Rappresentano, altresì, che, ad oggi, non sono stati nelle condizioni di poter incontrare gli assistiti essendo, gli stessi, attualmente sottoposti ad isolamento fiduciario imposto dai protocolli Covid e che, dunque, qualunque strategia difensiva, da pianificare con loro, o valutazione sugli argomenti oggetto di cronaca non può essere dagli scriventi manifestata, ritenendo, comunque, che queste debbano essere oggetto di una attività difensiva da esercitarsi innanzi agli organi giudiziari competenti”.
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