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“Palermo dà il suo sostegno alla popolazione ucraina vittima di crimini di guerra. E’ tempo di denunciare e chiedere che vengano accertati in sede giudiziaria internazionale i crimini di guerra, davanti la Corte penale Internazionale per la barbara invasione militare russa”.
Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando che stamattina ha partecipato ad un evento organizzato in modalità telematica dal sindaco di Danzica Aleksandra Dulkiewicz e che ha coinvolto le principali organizzazioni europee di sindaci e membri della comunità locale delle città: Eurocities, Unione delle città baltiche, Associazione europea per la democrazia locale, Metrex, Metropolis, Consiglio dei comuni e delle regioni europee, Patto delle città libere e Gruppo Ucraina all’interno del Comitato delle regioni. All’incontro erano presenti centinaia di sindaci.
“Essere qui con tutti voi per esprimere vicinanza e impegno concreto al popolo ucraino è un segnale fortissimo per tutta la comunità internazionale”, ha detto il sindaco Leoluca Orlando nella sua veste, inoltre, di cofondatore del Global Parliament of Mayors. “In questo tempo drammatico – ha aggiunto Orlando – noi sindaci abbiamo un compito importante a sostegno delle nostre comunità e Palermo è in prima linea per accogliere concretamente i profughi ucraini che sono arrivati e che arriveranno in città. Palermo, con la Carta di Palermo, ha da anni confermato di essere città accogliente che non fa distinzioni tra quanti vengono da diversi paesi e continenti. Voglio anche esprimere la mia solidarietà al popolo russo che scende in piazza per dire no alla guerra”.
Orlando si è poi rivolto al rappresentante della città di Mariupol esprimendo la sua solidarietà e ha annunciato la proposta di conferire “la cittadinanza onoraria di Palermo ai cittadini di Mariupol e al sindaco Vadym Boichenko per il grande impegno a tutela della comunità di Mariupol, in difesa del valore della vita”. L’appello del sindaco Leoluca Orlando all’accoglienza dei profughi ucraini e di solidarietà ad ucraini e russi che si oppongono ad un regime che mortifica valori di libertà, di vita, di democrazia è stato poi ripreso da altri interventi di sindaci ed anche dal primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri.
I sindaci hanno aderito ad una risoluzione congiunta che chiama in causa i governi europei e la Commissione europea. Un appello per incrementare gli sforzi con l’obiettivo di porre fine alla guerra in Europa.
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