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Ciò ha portato a varare delle vie alternative come ad esempio quella di custodire i soldi in casa. D’altronde è capitato un po’ a tutti di sentire la frase “i soldi è meglio tenerli sotto la mattonella”. Detto fatto, c’è chi veramente ha preso la balla al balzo e ha attuato questa tecnica.
I motivi per cui alle volte è meglio tenere i propri soldi in casa
Ma è davvero così vantaggiosa? Sotto certi aspetti a quanto pare si. In prima istanza, tenere i soldi in casa significa essere gli unici a sapere di quale somma si dispone. Così facendo si possono occultare i propri possedimenti reali anche a persone fidate come ad esempio al proprio coniuge.
A ciò bisogna aggiungere l’assenza di canoni mensili per la gestione e la mancanza di sottoscrizione di un contratto bancario. Il deposito di somme sul conto comporta inoltre l’obbligo di versare l’imposta di bollo (34,20 euro) qualora ecceda i 5.000 euro di giacenza annua.
Lo spauracchio più grande che fa pendere l’ago della bilancia verso questa scelta è però l’Agenzia delle Entrate. Il timore che la macchina di controllo del fisco si possa attivare per verificare i risparmi e generare una serie di interrogativi sulla provenienza degli stessi è piuttosto alta tra i risparmiatori.
Infatti qualora l’ADE chieda spiegazioni su alcuni movimenti, bisogna fornire delle prove valide per evitare di essere tacciati di evasione fiscale. Che si tratti di donazioni, prestiti, rimborsi o altro, l’importante è conservare un documento che attesti l’operazione. Può capitare però di non conservale o di non essere più in grado di trovarle, ragion per cui alcuni optano per tenere il denaro in casa.
Fonte:Contocorrenteonline.it
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