Omicidio pizzaiolo termitano, la reazione dei familiari: “Pochi 30 anni alla moglie, la nostra battaglia non si ferma qui”

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La reazione alla sentenza i familiari del pizzaiolo ucciso a Termini Imerese : «Pochi 30 anni alla moglie»

«Nella giornata di ieri il tribunale di Termini Imerese, nella persona del giudice Dott.ssa Valeria Gioeli, ha riconosciuto Loredana Graziano come la responsabile dell’omicidio del marito Sebastiano Rosella Musico: è lei che lo ha avvelenato!», si legge in una nota degli avvocati della famiglia di Sebastiano Rosella Musico. 

Alla Graziano è stata comminata una pena ad anni 30 di reclusione, considerata la scelta del rito abbreviato. La stessa Graziano è stata dichiarata interdetta in perpetuo dai pubblici uffici oltre che in stato di interdizione legale e sospesa dall’esercizio della responsabilità genitoriale per tutta la durata della pena.
Il Giudice ha condannato la Graziano anche al risarcimento del danno cagionato alle parti civili, da meglio quantificare in sede civile, riconoscendo allo stesso tempo una somma a titolo di provvisionale.

«Sono pochi 30 anni di carcere per la moglie accusata di avere avvelenato il marito – dicono con gran dolore i familiari Abbiamo perso un figlio, un fratello e nessuno ci restituirà il nostro Sebastiano».

Ed infatti, così commentano gli avvocati Salvatore Sansone e Salvatore Di Lisi che assistono la famiglia: «Oggi per lo stesso reato non sarebbe ammesso il rito premiale…del giudizio abbreviato. Infatti, con l’entrata in vigore della legge 20 aprile 2019 (legge n. 33/2019), il giudizio abbreviato non è più ammesso per i delitti puniti con l’ergastolo, come, ad esempio, il reato di omicidio aggravato o quello di sequestro di persona aggravato.

Gli avvocati Sansone e Di Lisi

Al tempo dei fatti per cui è processo, il 22.01.2019 era in vigore una norma che consentiva ancora il rito abbreviato per i reati puniti con la pena dell’ergastolo…Ecco, allora si giustifica la condanna oggi pronunziata.
La battaglia per la tutela delle ragioni della famiglia Rosella Musico non finisce oggi – concludono gli avvocati Sansone e Di Lisi – Continuerà certamente in grado di appello. Riteniamo di far valere la richiesta, già formulata in primo grado, di nuove contestazioni suppletive di responsabilità dell’imputata per un congruo aggravamento di pena».
Adesso si attendono le motivazioni della sentenza, previste tra 90 giorni.

 

 

 

 

 
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