Disordini in consiglio comunale: la nota dei Consiglieri Abbruscato, Di Lisi, Fullone, Miccichè e Sciascia

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Il comunicato dei Consiglieri Abbruscato, Di Lisi, Fullone, Miccichè e Sciascia.

Comunichiamo alla cittadinanza che, in segno di protesta, abbiamo deciso di non partecipare alla seduta di Consiglio comunale convocata per le ore 18:30 di oggi 19 dicembre.

Questa decisione si è resa necessaria a seguito dei gravi fatti che si sono verificati ieri sera durante la sospensione dei lavori del Consiglio, a telecamere spente.

Tutti i presenti in aula, fra i quali anche alcuni cittadini e le Forze dell’Ordine, hanno assistito ad uno spettacolo indecoroso che ha coinvolto, in particolare, il Sindaco e i consiglieri comunali Anna Chiara e Giuseppe Cumbo.

Dopo che, faticosamente, si è ritrovato un minimo di calma per potere ricominciare la seduta, il Consigliere Anna Chiara ha dichiarato di essere stata aggredita, verbalmente e fisicamente, e di avere necessità di andare al pronto soccorso.

Nonostante ciò, i consiglieri di maggioranza ed il Presidente del Consiglio volevano proseguire i lavori, come se nulla fosse accaduto, come se le parole del consigliere Anna Chiara non fossero di per sé sufficienti a spingere tutti ad un atto di buon senso, vista la serenità perduta.

Fare mancare il numero legale è stato l’unico modo che abbiamo avuto per interrompere una seduta che, certamente, non poteva proseguire nell’assoluta indifferenza ed insensibilità.

Oggi il Consigliere Anna Chiara ha reso pubblico il referto del medico di pronto soccorso che l’ha visitata, il quale certifica la presenza di lividi, stato di agitazione e crisi di pianto.

Di fronte a questa attestazione, ci saremmo aspettati subito da parte del Presidente del Consiglio comunale, del Sindaco, di tutti gli Assessori e di tutti i Consiglieri comunali una ferma condanna per quanto subito dalla donna Anna Chiara.

Invece, abbiamo letto sui social un comunicato dei Consiglieri di maggioranza e della Giunta nel quale si arriva, anche, a parlare di calunnie.

La mistificazione della realtà per ragioni di appartenenza politica è assolutamente intollerabile in quanto denota grave spregio dei valori di Giustizia e Verità.

Riteniamo che nulla possa giustificare quanto evidenziato dal referto medico e siamo increduli di fronte alla incapacità di mettere da parte la propria appartenenza politica per giudicare in maniera obiettiva un fatto che, purtroppo per tutti, è accaduto e che nessuno, intellettualmente libero e onesto, potrebbe mai negare.

Siamo increduli, anche, di fronte al silenzio del Sindaco che più volte ha chiesto solidarietà per le offese subite come donna ed adesso non riconosce la stessa necessità nei confronti di un’altra donna.

In qualità di rappresentanti delle Istituzioni, riteniamo doveroso prendere una posizione netta rispetto ai fatti accaduti e per questo motivo non abbiamo partecipato alla seduta di proseguimento del Consiglio comunale.

Rivolgiamo i nostri auguri di pronta guarigione alla collega Anna Chiara, alla quale, da uomini e donne libere, ribadiamo solidarietà e vicinanza.

Ci auguriamo, comunque, che la vicenda possa concludersi con delle sincere scuse, al fine di ristabilire un pacato confronto politico che consenta a tutti di continuare a lavorare serenamente, nell’interesse esclusivo della Città e della Comunità.
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