Termini Imerese: ricordo di un uomo valoroso

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Raccontando di storie popolari termitane, ogni tanto è utile parlare anche di uomini che si sono distinti per il loro valore. E uno di questi è sicuramente Antonino Pedone; fulgido esempio di generosità e di attaccamento al dovere. Un vigile del fuoco, nostro concittadino, nato nel 1944, e morto in tragiche circostanze per la caduta dell’elicottero AB205 del corpo nazionale con il quale, insieme ad altri, portava soccorsi ai terremotati del Friuli. Antonino aveva solo 33 anni; e la sua giovane vita venne spezzata improvvisamente il 16 aprile del 1977 nel lago di Redona, in provincia di Pordenone. Termini Imerese ha purtroppo dimenticato questo suo valoroso figlio a cui, il 27 maggio 1980, l’Italia assegnava anche la medaglia d’oro al merito civile, con la seguente motivazione:
“In occasione del violento sisma che aveva sconvolto il Friuli, impegnato, unitamente ad altri generosi, nelle operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, si prodigava strenuamente nella gravosa opera di trasporto, a mezzo elicottero, di elementi prefabbricati al fine di assicurare tempestivamente ricoveri ai terremotati. Al termine di una intensa giornata di lavoro, a causa di un incidente aviatorio, perdeva tragicamente la vita, offrendo magnifico esempio di grande umana solidarietà ed alto senso del dovere”.
Ecco poi cosa si scrisse pure a ricordo di quella tragedia e delle sue vittime; in tutto cinque, di cui quattro vigili del fuoco:

“…tutti cresciuti alla scuola dei Vigili del Fuoco, tutti capaci di quei sentimenti che vanno dalla comprensione dei bisogni del prossimo alla disponibilità totale senza riserve. Di loro rimarrà vivo il commosso ricordo, l’esempio di una dedizione fino all’estremo sacrificio…”
Penso perciò che in un momento in cui Termini Imerese è alla ricerca di una rinascita sociale e culturale, fatti come questi vadano conosciuti e portati ad esempio. E credo sarebbe bello e utile se, proprio in tal senso, ad Antonino Pedone venisse intitolato anche uno spazio pubblico per tramandarne il ricordo.


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