Zucche, scheletri fantasmi, streghe, ogni anno si trovano in forte diatriba con i nostri santi e la convivenza non è del tutto ancora pacifica. Anzi per molti è ancora una battaglia aperta tra chi ostenta ed è refrattario ad inglobare nella cultura siciliana, con poca tolleranza, le origini di una festa che per molti religiosi è ancora vista come qualcosa di spaventoso ed una celebrazione a Satana. Anche se va detto che Halloween deriva dalla forma contratta di All Hallows’ Eve, dove Hallow è la parola arcaica inglese che significa Santo, quindi “la vigilia di tutti i Santi”.
Per evitare comunque troppe contrapposizioni, molte parrocchie ed oratori, da pochi anni, dopo la diffusione di questa festa a carattere nazionale, hanno fatto travestire i bambini da santi comprendendo che ciò che attira di Halloween e lo spirito del gioco e del costume al fine di promuovere figure buone e di riferimento Cristiano a cui legarsi e voler bene inculcando le vie del bene anziché dell’oscurità e del macabro.
Poi ci pensa ogni anno” Notte di zucchero “ché tra Palermo e Catania cerca di inculcare nuovamente le tradizioni più antiche dell’isola, che si sono sempre tramandate da generazione in generazione fra più eventi di teatralità, spettacolo, musica, atmosfere e più rappresentazioni con cui amare le proprie radici alimentando cicli generazionali che spronano alla continuità senza il rischio di far perdere il tipico, la storia locale, fatta di simboli e soprattutto di gesti ed affettività come ad esempio il far ritrovare le ceste di dolcetti, fichi , frutta Martorana, agrumi, castagne, confetterete, il giorno di ognissanti riproponendo i vari testi di Andrea Camilleri relativi alle tradizioni della festa dei morti , al clima d’attesa, e a quel collegamento affettivo con i morti e le figure care che non ci sono più.
A tale proposito, vengono ripostati puntualmente anche sui social da anno in anno per farli leggere ed apprezzare nella loro essenzialità e ritualità. Oltre alle polemiche sempre accese si parla tanto anche di cibi ed in particolare di zuccheri che in questi giorni di festa vengono somministrati in abbondanza ai bambini e spesso in dosi massicce dove gli accessi purtroppo, hanno poi comunque i loro effetti e conseguenze notevoli se si abusa senza moderatezza e se non si tratta di eccezione ma si fa diventare l’eccezione regola e troppo abuso. Le industrie producono e promuovono sempre più attrattive volte al commercio e al business dove i più piccoli diventano preda. Oggi, purtroppo, non c’è più molta tendenza al genuino, ad accostarsi agli zuccheri buoni e salutari fatti in casa.
Poca l’attrattiva nonostante l’impegno e la sensibilizzazione a prediligere cibi buoni e a saperli scegliere. Sin dalle scuole, un’ azione continua, cerca di tendere alla moderazione, di prevenire le cattive abitudini. Molti i medici che cercano di business con la lotta verso ciò che davvero fa bene. Piergiorgio Lo Verde, un dietista di Polizzi Generosa, docente di Alia, ci spiega che «Le abitudini alimentari dei bambini si costruiscono fra le mura di casa. Genitori educati ad una sana e corretta alimentazione, porteranno i propri figli a scelte sane e salutari. Ruolo fondamentale dei dietisti é proprio la prevenzione delle patologie correlate all’alimentazione, quali l’obesità , il diabete e i DCA.
Il consumo di zuccheri é diventato sempre più frequente fra i giovani ma ovviamente non é un reato, il dolcetto é simbolo di gioia, di un momento di conforto, l’importante è non esagerare e abusarne». Piergiorgio si affianca ai genitori raccomandando di trovare alternative e formulando anche dei suggerimenti molto utili. «Nel periodo autunnale, perché non preparare una bella torta di zucca gialla ?- continua il dietista – Sarebbe un “dolcetto” che non porta a “scherzetto”, anzi viste le proprietà nutrizionali del prodotto , sarebbe un buon incentivo per dare un carico di sana energia ai vostri bimbi.
Contribuiamo tutti insieme per la salute dei vostri bimbi». Si aggiunge a ciò anche un altro giovane dottore, il dottor Luca Macaluso, odontoiatra di Bompietro ed anche docente ad Agrigento, affermando che «In effetti si dovrebbe cambiare la formula in” Frutto o scherzetto? “in quanto realmente è stato provato che la frutta non danneggia i denti ed è molto meglio utilizzarla anziché prediligere un alto contenuto di zuccheri.
È chiaro che fanno male tutti i tipi di caramelle appiccicose che si attaccano ai denti- sostiene il dentista- vengono colonizzati dei batteri della carie che si nutrono di questi zuccheri che producono acidi corrosivi che vanno a bucare i denti, la cosiddetta carie dentaria che a lungo andare va a distruggere il dente.
L’unica protezione efficace è quella di lavare i denti dopo ogni pasto entro un tempo massimo di 15 minuti. Il consiglio è di concentrare ad un unico pasto il mangiare dolcetti, patatine, snack e tutto ciò che è di classico consumo di queste festività, ma non continuamente tutto il pomeriggio al fine di mantenere meno acidità nella bocca. Oltretutto si può anche fare una scelta più controllata scegliendo caramelle Sugar free o con xilitolo che protegge i denti».
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