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All’esito dell’ispezione, i militari rinvenivano, opportunamente custodito in una cassaforte, ingente denaro contante, ovvero 18.454,00 euro che non era stato dichiarato all’Autorità Doganale all’atto dell’ingresso nella zona di Vigilanza Doganale Marittima di Trapani. La normativa doganale, prevista dall’art. 3 del D.Lgs. 195/2008, prevede l’obbligo di dichiarare il denaro contante detenuto in misura eccedente la soglia di 10.000 euro. Pertanto, le fiamme gialle del comparto navale, d’intesa con l’Autorità Doganale trapanese all’uopo interessata, hanno proceduto a sequestrare il 30%, stabilito per legge, della somma di denaro eccedente i 10.000 euro: somme che hanno funto da garanzia per il pagamento delle sanzioni amministrative pecuniarie previste per la mancata dichiarazione doganale.
Il comandante della nave, invitato a presentarsi presso l’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Trapani per la notifica del verbale di contestazione dell’illecito amministrativo, ha scelto di pagare immediatamente la sanzione amministrativa in misura ridotta (oblazione immediata), recuperando, così facendo, parte del denaro contante oggetto di sequestro.
I controlli doganali e le attività di vigilanza economico-finanziaria della Guardia di Finanza, svolti d’intesa con l’Autorità Doganale mirano a prevenire e contrastare il traffico illecito di denaro contante, garantendo il rispetto delle normative vigenti.
Il contrasto alle frodi doganali è essenziale per salvaguardare le risorse del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato e proteggere gli operatori economici onesti.
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