Riportiamo di seguito la segnalazione pervenuta in redazione riguardo ai disagi che si registrano nella scuola Gardenia di Termini Imerese.
La lettera di un lettore-genitore:
«Con i fondi del PNRR la scuola Gardenia si è dotata di LIM e monitor di ultima generazione, tuttavia questi rimangono pressoché inutilizzabili per l’assenza o quasi di connessione.
Si tratta di una situazione già denunciata da alcune classi in passato ma particolarmente aggravatasi quest’anno: risulta pertanto impossibile effettuare l’ascolto di inglese e molte materie non possono essere approfondite con i contenuti multimediali che i libri di testo adottati mettono a disposizione tramite piattaforma online.
Spendere cifre notevoli per LIM che poi vengono utilizzate solo come lavagne (come quelle con i gessi) è un insulto alle nostre tasche visto che sono soldi pubblici!
Le maestre hanno sollevato la questione inviando lettere alla preside che sono cadute nell’oblio, gli alunni tornando a casa ogni giorno raccontano di tempi morti spesi nel tentativo di collegarsi a internet.
E’ vero che in altri plessi dell’istituto comprensivo non c’è alcuna dotazione di LIM e vengono usate le lavagne e i gessi, ma alla Gardenia gli utenti sono stati abituati da più di un decennio ad usare tutti gli strumenti a disposizione e tornare alla scuola del libro Cuore mi sembra anacronistico!
Inoltre la fotocopiatrice nuova in dotazione alla scuola, rimane anch’essa inutilizzabile: dapprima c’è stato un tentativo di portarla alla centrale in quanto nuova, di fronte all’opposizione delle maestre, è stato posto un limite di fotocopie di 40 copie per classe al mese! Insomma “ve la lascio ma non vi metto nelle condizioni di usarla come strumento didattico”, l’uso della fotocopiatrice è antiecologica, ok, ma in assenza delle LIM avrebbe potuto supplire ad alcune mancanze.
Inoltre l’atrio pedonale è invaso da materiali di risulta e spazzatura ormai da più di una settimana e più volte i genitori hanno segnalato che auto entrano all’interno dell’area cortiliva nelle fasce orarie di ingresso e uscita dei bambini incuranti del pericolo e dell’inopportunità di questi comportamenti.
I vigili urbani sono stati informati dell’accaduto ripetutosi più volte ma la stessa pratica sarebbe stata messa in atto anche dalla dirigenza che sarebbe entrata con l’auto fino all’ingresso della palestra fra le ore 8.00 e le ore 8.30 quando i bambini della scuola dell’infanzia sono ancora in attesa di entrare e giocano in quegli spazi».
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