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Intorno alle ore 18:30, nella fase di afflusso degli spettatori, alcuni ultràs appartenenti a due gruppi di tifoseria organizzata tra cui i sei destinatari della misura interdittiva, in un clima violento durato alcuni minuti, si scontravano fisicamente all’interno dell’area nota come “Villaggio Gastronomico” di Piazza Giovanni Paolo XXIII sferrando calci e pugni, alcuni facendo uso di oggetti contundenti tra cui bottiglie di vetro, cinture e bastoni.
A seguito dei violenti scontri alcuni contendenti riportavano diverse ferite
Le indagini immediate permettevano di individuare, grazie all’attenta opera di analisi delle immagini che venivano acquisite, sei soggetti che venivano indagati per rissa e che da oggi, grazie ai provvedimenti di DASPO redatti dalla Divisione Anticrimine, non potranno accedere agli impianti sportivi del territorio nazionale e degli altri Stati membri dell’Unione Europea ove si disputeranno tutte le manifestazioni calcistiche, anche amichevoli ampiamente pubblicizzate, dei Campionati italiani di serie “A”, “B” e “C” organizzati e disciplinati dalla FIGC, compresi quelli riconducibili alla Divisione “calcio a 5” della succitata Federazione italiano gioco calcio, Lega Nazionale Dilettanti, nonché dei tornei nazionali organizzati dalla F.I.F.A. e quelli di Champions League, Europa League, Coppa Intercontinentale e Conference League organizzati dalla U.E.F.A, TIM CUP e Supercoppa di Lega, e quelli della Nazionale Italiana di Calcio, Campionato Primavera, Coppa Italia Primavera, Supercoppa Primavera.
Il divieto riguarda, inoltre, i luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano od assistono alle medesime manifestazioni e vige: due ore prima dell’inizio delle suddette manifestazioni sportive, durante lo svolgimento, e due ore dopo la fine delle stesse. Per tali luoghi devono intendersi tutte le strade, vie o piazze limitrofe all’impianto sportivo ove si svolgono partite riguardanti le squadre di calcio iscritte alle serie suddette, nonché quelle utilizzate per portarsi dai parcheggi agli impianti sportivi, i parcheggi stessi normalmente utilizzati nei giorni in cui si svolgono le manifestazioni sportive, gli esercizi pubblici che esistono nei pressi degli impianti sportivi e che abitualmente sono frequentati prima, durante e dopo gli incontri di calcio.
Il divieto di accesso è esteso, altresì, per lo stesso arco temporale, alle stazioni ferroviarie, di metropolitana, dei mezzi di superficie, ai caselli autostradali, agli autogrill, agli scali aerei e navali, utilizzati dai tifosi per raggiungere gli impianti sportivi in occasione delle suddette manifestazioni.
Più specificamente il Divieto vige, dalle due ore precedenti alle due successive per tutti gli incontri di calcio anche di tipo amichevole e/o amatoriale ivi disputati, pubblicizzati, per come sopra meglio indicati, per lo Stadio “R. Barbera” di Palermo, con riferimento particolare alle seguenti vie: Viale Croce Rossa; Viale del Fante; Via Ninni Cassarà; Viale Ercole; Viale Diana; Via A. De Gasperi; Viale degli Abruzzi; Via Villa Rosato.
Il Divieto è esteso, altresì, al centro sportivo nel quale la squadra del “Palermo F.C.” e della Nazionale Italiana si allenano, nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno dello stesso, e di ogni altro centro o impianto, per la medesima distanza, ove queste squadre di calcio si radunino per svolgere gli allenamenti, la preparazione pre-campionato, eventuali ritiri o per disputare gare in trasferta, compresi i luoghi ove le squadre dimorino o prendano alloggio.
Inoltre, si intende valido con riferimento ai luoghi interessati alla sosta e al transito o al trasporto di coloro che partecipano od assistono alle manifestazioni sportive nei giorni in cui la squadra di calcio del Palermo F.C.” è impegnata presso impianti sportivi fuori casa, ovvero in sedi diverse dal locale stadio, con esplicito riferimento ai luoghi di abituale raduno ed agli orari ampliamente pubblicizzati anche sui siti di settore, individuati per la partenza e l’arrivo della compagine sportiva.
Il divieto oscilla per un periodo che va da un anno per i due minorenni a due e tre anni per gli altri soggetti.
Dall’inizio dell’anno sono in totale ben 45 i Daspo già emessi, di cui 6 nei confronti di minorenni.
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