Naufragio Bayesian a Porticello avvolto nel giallo: proseguono le ricerche dei dispersi

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Proseguono da due giorni le ricerche dei 6 dispersi a seguito del naufragio dello yacht al largo di Palermo.

I sommozzatori speleo dei Vigili del fuoco hanno ispezionato l’interno del relitto. Lunghe e complesse le operazioni per la presenza di numerosi ostacoli e la ristrettezza dei varchi di accesso.

I team dei sommozzatori dei vigili del fuoco sono composti da due operatori specializzati speleo che hanno un tempo di permanenza in profondità di 12 minuti prima della risalita ed il cambio continuo con un successivo team.

Si stanno pianificando le operazioni per l’apertura sul relitto di accessi più agevoli per la penetrazione all’interno, mentre si procede con difficoltà all’accesso verso le cabine dove è possibile ipotizzare, vista l’ora del naufragio, la presenza dei dispersi.
È impossibile verificare la loro presenza all’interno attraverso gli oblò.
Continuano parallelamente le ricerche in superficie nell’area del naufragio anche con elicottero e imbarcazione dei vigili del fuoco.

Il naufragio del Bayesian è avvolto nel giallo

Si tinge di giallo la fine del magnate britannico Mike Lynch che risulta ancora ufficialmente disperso dopo l’affondamento del suo yacht di lusso Bayesian al largo di Porticello assieme alla figlia 18enne Hannah, al suo avvocato Chris Morvillo con la moglie Nada, al presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la consorte, nonostante le speranze di trovare qualcuno ancora vivo siano quasi nulle.

Mancano all’appello, inabissati fra le acque, alcuni dei protagonisti della lunga battaglia legale internazionale da cui il potente tycoon, con importanti agganci a livello governativo e nei servizi segreti di sua maestà britannica, è uscito indenne solo due mesi fa davanti a una corte degli Stati Uniti contro ogni pronostico: quella riguardante le accuse di aver gonfiato artificialmente i conti di Autonomy, start-up fondata da Lynch e diventata una multinazionale, al fine di spingere il colosso americano Hewlett-Packard (Hp) ad acquisirla nel 2011 per 11,1 miliardi di dollari.

Morto anche uno degli uomini di fiducia di Lynch in Inghilterra

Ma se a Porticello si cercano ancora i corpi delle vittime (illustri) di una tragedia, in Inghilterra, vicino a Cambridge, sabato mattina ed a distanza di migliaia di chilometri, è stato investito da un’auto Stephen Chamberlain, uomo di fiducia di Lynch che dato che è stato ex vicepresidente finanziario di Autonomy era stato processato col suo principale negli Usa e come lui assolto dall’accusa di frode evitando una dura condanna al carcere.

Stava facendo jogging vicino a casa, nel villaggio di Stretham, quando una Corsa blu guidata da una donna inglese 49enne l’ha travolto per poi fermarsi immediatamente.

Chamberlain, gravemente ferito, è stato trasportato in ospedale dove è morto.

Nulla di sospetto, secondo la polizia locale, ma una coincidenza che ha aperto una serie di interrogativi sulle figure al centro di una vicenda a dir poco singolare.

La nota dell’avvocato di Stephen Chamberlain

“Era un uomo coraggioso con un’integrità senza pari. Ci manca profondamente. Steve ha lottato con successo per riabilitare il suo buon nome durante il processo nei mesi scorsi, e il suo buon nome ora sopravvive attraverso la sua meravigliosa famiglia”, si legge nella nota diffusa dal legale di Chamberlain sulla scomparsa del suo assistito.

Dopo aver lasciato Autonomy nel 2012, il top manager aveva lavorato come direttore operativo per la Darktrace, multinazionale inglese di cybersecurity creata da Lynch tramite il suo braccio finanziario Invoke Capital e fin da subito legata ai servizi segreti britannici, dall’MI5, che opera all’interno del Regno in funzione di controspionaggio, all’Agenzia per la sorveglianza elettronica Gchq. Steve Huxter, un ex uomo dell’MI5, aveva cofondato la società, di cui era consulente l’ex direttore dello stesso servizio, Sir Jonathan Evans, molto criticato per aver detto che le informazioni ottenute attraverso la tortura “devono essere viste nel contesto dei tempi” quando l’intelligence di Londra era finita sotto accusa per il trattamento di sospetti terroristi britannici all’estero nel programma delle rendition messo in campo dagli americani dopo l’11 settembre. Già la primissima azienda di Lynch, la Cambridge Neurodynamics, aveva lavorato per i servizi segreti.

Tante domande senza risposta sul naufragio

Non mancano poi gli interrogativi sul naufragio da parte di un esperto di salvataggio in mare come Matthew Schanck, presidente del Maritime Search and Rescue Council: a suo avviso è un fatto senza precedenti che una imbarcazione delle dimensioni del Bayesian si sia inabissata per condizioni, seppur eccezionali, di maltempo.

Di sicuro sia il tycoon che Chamberlain stavano cercando di iniziare una nuova vita, dopo la più che decennale odissea nei tribunali, passata anche dall’estradizione negli Usa per Lynch, ma il destino l’ha interrotta sul nascere.
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