Termini Imerese, 12 agosto giornata storica: si chiude una vertenza lunga 12 anni con una soluzione per tutti i 540 dipendenti

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“Oggi, 12 agosto 2024 è una giornata importantissima per le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. Una giornata inseguita per oltre 12 anni dagli attuali 540 dipendenti di Blutec in amministrazione straordinaria. Con una lunghissima trattativa, intensificatasi negli ultimi mesi, si è riusciti a trovare una soluzione per tutti.
350 saranno formati e riqualificati e poi reimpiegati al lavoro nell’ambito del progetto industriale del gruppo Pelligra; i restanti 190, rimanendo in capo all’amministrazione straordinaria, potranno beneficiare dello strumento della isopensione per un periodo massimo di 7 anni che garantirà a tutti l’accesso ai requisiti pensionistici.

Una vertenza lunghissima e molto complicata che ha trovato una sua soluzione grazie al contributo di tutti gli interlocutori impegnati:

  • l’Amministrazione Straordinaria e i suoi Commissari e consulenti che in questi anni hanno operato sempre cercando il confronto e le necessarie intese con Organizzazioni sindacali senza strappi e/o decisioni unilaterali;
  • il gruppo Pelligra che si è aggiudicato il bando, presentando un piano di riqualificazione dell’area e successivamente di reindustrializzazione impegnando 350 lavoratori;
  • la Regione Sicilia con la scelta fatta nel 2022 di stanziare 30 milioni di euro specificatamente destinati alle politiche attive e passive per i lavoratori ex Termini Imerese. Negli ultimi giorni sempre la Regione ha convenuto di attribuire le risorse all’Amministrazione Straordinaria che si è resa disponibile a intraprendere la strada della isopensione per quei lavoratori non interessati al piano di reindustrializzazione e che matureranno i requisiti pensionistici entro i prossimi sette anni;
  • le Organizzazioni sindacali e tutti i lavoratori che in tutti questi lunghi anni hanno sempre lavorato esclusivamente per raggiungere un accordo che prevedesse un piano industriale ‘vero’ e, comunque, per trovare una soluzione per tutti i 540 lavoratori, respingendo ogni eventuale procedura di licenziamenti collettivi.

L’accordo politico prevede almeno due step tecnici: il primo di attribuzione dei 350 lavoratori a Pelligra il 1° novembre e il secondo di accesso all’isopensione dei 190 lavoratori che raggiungeranno poi i necessari requisiti il 1° gennaio 2025.

Con il gruppo Pelligra si terranno i necessari approfondimenti con le Organizzazioni sindacali sul piano industriale.

Per la Fiom l’accordo di oggi è un ottimo risultato perché ha sempre sostenuto la necessità di non lasciare solo nessuno.

Si chiude una vertenza tra le più lunghe e complicate nella storia delle crisi aziendali, tra l’altro localizzata in una delle aree industriali più critiche del nostro Paese.

La Fiom continuerà a lavorare affinché la prospettiva industriale di Pelligra sia di lungo termine e nel tempo coinvolga ancora più lavoratori, dando risposte alle esigenze occupazionali del territorio, a partire dai quasi 200 lavoratori dell’ex indotto.

A tal proposito la Fiom insisterà per una proroga dell’Area di Crisi aprendo alla possibilità di proseguire con gli ammortizzatori sociali per loro, poi per la loro rioccupazione”.

Lo dichiarano oggi in una nota Samuele Lodi, coordinatore nazionale Fiom-Cgil Settore Mobilità e Roberto Mastrosimone, Fiom nazionale.

Termini Imerese. Landini/De Palma: L’accordo di oggi è un punto fermo per i lavoratori, ora ripartire

“Le firme sull’accordo raggiunto oggi sono frutto della determinazione dei lavoratori e del sindacato. Il nostro obiettivo dopo la chiusura di Fiat è sempre stato improntato a difendere i lavoratori e il sito industriale.

La decisione di abbandonare Termini Imerese è stato l’inizio di un disimpegno generale della Fiat dal nostro Paese, per questo ci siamo opposti.

Ci sono voluti anni, duri, in cui abbiamo dovuto evitare speculazioni di ogni tipo. La correttezza dei commissari e delle istituzioni è stata determinante per i lavoratori.

L’accordo tutela l’occupazione e riconosce un investimento per il lavoro nell’area di Termini Imerese. Oggi si è messo un punto fermo per poter ripartire.

Continueremo a impegnarci per raggiungere gli obiettivi previsti a tutela di tutti i lavoratori”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Maurizio Landini, segretario generale della Cgil e Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil.
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