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Già il 9 luglio l’Anpi aveva inviato una lettera di richiesta di revoca alla Giunta e al Consiglio comunale e il 22 luglio una lettera di apprezzamento per la determinazione della Giunta Comunale di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e aveva anche apprezzato le motivazioni e le argomentazioni molto circostanziate per cui la Giunta richiedeva la revoca con effetto immediato.
L’approvazione nel Consiglio Comunale e’ stato soprattutto un fatto politico importante sia per i consiglieri di maggioranza che per i consiglieri di minoranza
( 14/16 favorevoli un astenuto e un consigliere resosi assente). Il dibattito è stato acceso e contraddittorio in una assise formata da forze diverse.
Ma chi afferma oggi di condividere e difendere la costituzione perché sono valori che appartengono a tutti, deve essere in grado di difenderla.
In un regime dittatoriale il dissenso viene represso in qualsiasi forma ma grazie alla nostra carta costituzionale, nata dalla resistenza e contro il fascismo, viene garantita la libertà di opinione e di dissenso.
Si riconosce dunque il coraggio dimostrato da tutti i consiglieri che hanno ratificato la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.
La nota a firma del direttivo della sezione “G. Li Causi” di Termini Imerese
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