Con la presente per manifestare alle SS.LL. i tanti disservizi nel sistema di distribuzione, patiti da migliaia di cittadini, residenti o domiciliati, nel territorio del Comune di Termini Imerese.
L’amministrazione comunale, nella consapevolezza delle situazioni di grave emergenza idrica che investe la nostra regione, ha fatto e fa opera di informazione e di buone pratiche nei confronti dei cittadini sulla necessità di risparmio della risorsa idrica, anche in una prospettiva del prolungarsi della persistente siccità.
A fronte della richiesta di sacrifici alla nostra comunità non può, però, sottacersi la sempre maggiore anomalia nell’attuazione di programmi di contenimento e di distribuzione delle risorse che riducono sempre più i quantitativi di acqua immessi nelle reti, con operazioni e scelte approntate da AMAP senza confronto alcuno con l’Amministrazione Comunale.
Particolarmente significativa è la situazione che riguarda le utenze servite dall’acquedotto vecchio Scillato.
Dopo l’immissione delle acque provenienti dall’acquedotto Presidiana, questo Sindaco, su precisa richiesta di AMAP, ha emesso apposita ordinanza (ordinanza n. 462 del 30/05/2024) con cui è stato disposta, fino a nuovo ordine, la non potabilità della risorsa idrica per le utenze approvvigionate dal Canale di Scillato, dalla botola 34 alla botola 64, disponendo, al contempo, che AMAP avrebbe dovuto provvedere al monitoraggio, costante e analitico, dei parametri delle acque, dando tempestiva comunicazione a questo Sindaco del ripristino delle condizioni che consentano la potabilità dell’acqua e, conseguentemente, la possibilità di procedere alla revoca dell’ordinanza.
Dall’emissione dell’ordinanza ad oggi non è pervenuta alcuna comunicazione sui dati della qualità delle acque e sulla possibilità di procedere alla revoca della suddetta ordinanza, per cui si rinnova la richiesta di trasmissione delle analisi delle acque a questo Ente e all’ASP ai fini della valutazione della risorsa idrica ad uso potabile.
Successivamente alla dichiarazione di non potabilità, AMAP ha disposto l’apertura a tempo del canale con chiusure e riaperture bisettimanali, che peraltro sono state disattese come comprovato dalle lamentele della cittadinanza interessata che ha subito un blocco dell’approvvigionamento per periodi anche superiori a 10 giorni.
In tale contesto, non ha senso parlare di regolazione della distribuzione dove decine di nuclei familiari non riescono ad approvvigionarsi in maniera regolare.
Comprendendo la situazione emergenziale si chiede, pertanto, di garantire nei due giorni prestabiliti il regolare e completo approvvigionamento da parte delle utenze servite. Qualora il Gestore Unico dovesse modificare i turni di distribuzione, si chiede al medesimo Gestore di informare tempestivamente questo Comune e la popolazione interessata, al fine di limitare i disagi alla popolazione e consentire alla stessa di far fronte all’emergenza adottando, per tempo, le opportune contromisure.
Altra considerazione va fatta sulla gestione delle risorse provenienti dalla sorgente cittadina di Brocato, storica fonte di approvvigionamento della città.
L’acquedotto rifornisce buona parte delle contrade che si trovano ad est della città nel tratto compreso tra la sorgente e le vasche di distribuzione cittadine di San Girolamo.
Per tali utenze, da sempre alimentate con distribuzione h.24, AMAP ha dapprima disposto la distribuzione a giorni alterni fermo poi stabilire, dal 7 luglio u.s., la distribuzione con due erogazioni settimanali, tralasciando di valutare che sul margine est del centro urbano insistono due quartieri di edilizia residenziale con condomini che ospitano centinaia di nuclei familiari.
Inevitabili le conseguenze, già a partire dal 14 luglio, con diversi condomini senza acqua che hanno dovuto fare ricorso a forniture da parte di autobotti di privati di cui non è sempre certa la qualità e la provenienza dell’acqua, come già diffusamente rappresentato con nota prot. n. 34988 del 16/07/2024 a firma di questo Sindaco e dell’Assessore al ramo.
Circa la distribuzione cittadina, ordinariamente regolata a giorni alterni, tra città alta e città bassa, anche in questo caso sempre più frequenti sono le segnalazioni di approvvigionamenti che arrivano sempre più lontani dagli orari di avvio della distribuzione e con pressioni inadeguate.
Alla luce di quanto esposto, in un principio di collaborazione tra Enti e fondamentalmente nel rispetto dell’uguaglianza tra tutti i cittadini che sono gestiti da AMAP quale Gestore Unico, si chiede:
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