Parte il nuovo spot sulla sicurezza stradale della campagna Anas “Guida e Basta” in collaborazione con MIT e Polizia di Stato. Con lo slogan “Quando sei alla guida tutto può aspettare”. La raccomandazione principale resta ferma: no senza eccezioni alle distrazioni alla guida, ai comportamenti pericolosi, al mancato rispetto del Codice della Strada.
Il messaggio si concentra sulla responsabilità in quanto impegno a fare, nel gergo digitale una call to action.
Lo spot vede come protagonisti tre influencer: Vincenzo Schettini (La Fisica che ci Piace), Ruben Bondì (Cucina con Ruben) e Iris Di Domenico (Sono sempre Iris), ripresi mentre stanno per iniziare un video. Ma subito la loro azione rimane in stand-by. Ferma, bloccata, immobile. Nella seconda scena una ragazza ha appena parcheggiato: sgancia la cintura di sicurezza, esce e chiude l’auto con il telecomando, prende il cellulare dalla borsa, lo sblocca e comincia a guardarlo. In quel momento l’azione dei tre influencer si anima, riprende vita e si muove. Come sempre.
In un’epoca di stimoli e messaggi visivi continui, ininterrotti, spesso prioritari a ogni costo, è fondamentale comprendere che tutto può aspettare mentre si guida. Lo dicono per la prima volta nello spot Anas tre famosi influencer, che vivono e lavorano con visualizzazioni, connessioni, like e follower.
“Ogni giorno le donne e gli uomini Anas si impegnano per garantire la sicurezza sui 32mila chilometri della nostra rete stradale – sottolinea l’ingegner Aldo Isi, amministratore delegato di Anas – il rispetto del codice della strada resta un valore fondamentale. Un dovere di ognuno di noi, ma anche un patrimonio da diffondere e condividere senza sosta. A partire dai nostri ragazzi e ragazze”. L’amministratore delegato di Anas ricorda come “il 93% degli incidenti stradali deriva dal comportamento del guidatore come distrazione, velocità eccessiva, guida in stato di alterazione. Né dobbiamo mai dimenticare come la prima causa di mortalità in Italia nella fascia 19-23 anni sia proprio l’incidentalità stradale”.
“Questa iniziativa è in linea con le campagne di sensibilizzazione messe in campo dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza tramite la Polizia Stradale – evidenzia il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Prefetto Renato Cortese – per fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità stradale e coinvolgere soprattutto i giovani con l’obiettivo di trasformare la visione della sicurezza stradale da obbligo a scelta consapevole. Raggiungere l’obiettivo zero vittime sulle nostre strade – sottolinea il Prefetto Cortese – è una sfida che pone al centro il rispetto della vita e della persona; la comunicazione può divenire un prezioso alleato che si affianca al lavoro di prossimità svolto sul campo dalla Polizia Stradale, in un’azione sinergica che amplifica e diffonde un messaggio chiaro: la sicurezza stradale è una responsabilità collettiva e ognuno di noi può fare la differenza, perché nessuno è immune dai rischi e la nostra sicurezza e quella degli altri dipende dalle scelte che facciamo ogni giorno, tutti i giorni”.
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