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Lo scopo principale era quello di dare una sistemazione degna e definitiva alle sacre spoglie del nostro patrono.
E così, nel 2009, il comitato presieduto da don Francesco Anfuso che si era costituito il 25 marzo del 2007, pensò bene che era giunto il momento di fare costruire anche una nuova vara.
Il lavoro venne affidato ad un eccellente artigiano di Palermo, con il quale ne furono concordate le principali caratteristiche. Piuttosto che ad una semplice urna, come era stato fino ad allora, si pensò a qualcosa di più solenne ed imponente; qualcosa che, persino esteticamente, potesse dare maggior risalto alla figura del beato Agostino Novello.
La speranza era pure quella, grazie a questa ulteriore e meritevole iniziativa, di suscitare ulteriore entusiasmo intorno alla festa che, con il sostegno del comitato, era ritornata in auge dopo anni di sordina. Si voleva altresì immaginare che, se pure a lunga scadenza, anche a Termini Imerese potesse nascere l’aggregazione di un qualche gruppo di fedeli che ogni anno, per devozione, si occupasse di sostenere il trasporto in processione della pesante vara.
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Questo si fa in tanti altri posti dove i festeggiamenti in onore del santo patrono suscitano coinvolgimento e fervore; e dove, in centinaia, fanno spesso a gara per portare talune poderose macchine da processione. Insomma si credeva ad un percorso che, se pur lungo ed impegnativo, e in una ottica di maggior completezza, mirasse a far rivivere i fasti dell’antico “fistinu”.
Purtroppo non fu così; e nella nostra città, ancora una volta, prevalse la atavica “lagnusia” dei termitani, sempre pronti a criticare, piuttosto che ad impegnarsi in prima persona. Oggi c’è chi pensa, viste le oggettive difficoltà, di poter invece modificare la sicuramente pesante vara, per renderla più leggera e maneggevole; magari lasciando la sola urna.
Non credo, o comunque spero, non sia vero. Aggiungo, per verità storica, che quella vara, se pur “affidata” alla chiesa, venne a suo tempo realizzata con il non indifferente contributo economico di un gruppo di privati sostenitori; i cui nomi, riportati in una pergamena custodita in un bussolotto, furono allora collocati proprio all’interno dello stesso fercolo ed affidati alla protezione del nostro beato patrono Agostino Novello.
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