E’ al vaglio dei poliziotti l’ipotesi che i quattro ne abbiano compiuti altri, nel recente periodo.
Quello dei furti d’auto, in particolare di alcuni modelli, particolarmente ricercati nel parallelo mercato clandestino, è un fenomeno che, nel recente periodo, ha assunto dimensioni di rilievo, soprattutto in alcuni quartieri cittadini.
La Polizia di Stato ha, quindi, predisposto una intensificazione del controllo del territorio, che, anche sulla base di elementi tratti dalla georeferenziazione di questo tipo di reato, ha coinvolto diverse sue articolazioni investigative.
Anche attraverso i “Falchi” della Squadra Mobile è stato predisposto un capillare presidio delle arterie cittadine ritenute più a rischio.
Nel corso di uno dei servizi predisposti all’interno dell’ampio quadrante cittadino corrispondente al quartiere Zisa, si è pervenuti all’arresto dei quattro, osservati a distanza dai poliziotti a tentare e compiere tre raid, in rapidissima successione.
Gli arresti, avvenuti in flagranza di reato, prendono le mosse dagli esiti di precedenti riscontri investigativi per cui i poliziotti avevano nutrito più di un sospetto su una vettura ritenuta mezzo usato da ladri d’auto ben radicati sul territorio.
Sulla base di questa ipotesi, gli agenti hanno predisposto servizi di osservazione alla ricerca dell’auto fin quando il mezzo è stato visto e seguito con discrezione, aggirarsi intorno a piazzale Einstein. Seguendo quel mezzo, gli agenti, praticamente in presa diretta, hanno potuto vivere ben due blitz, aventi come bersaglio fiat 500 L, avvenuti in rapida successione, rispettivamente nei pressi di via Beato Angelico ed in via Guarneri.
Nel primo caso, i quattro hanno desistito a causa delle urla di cittadini testimoni del tentativo di effrazione, nel secondo caso il furto è stato realizzato ed i quattro a bordo di due vetture, una quella rubata e l’altra usata come staffetta, sempre seguiti da pattuglie in abiti “civili”, sono stati bloccati e tratti in arresto.
La perquisizione fatta dagli agenti a bordo della vettura, utilizzata per i raid, ha consentito di ritrovare 5 telecomandi perfettamente funzionanti, una centralina lettore di codici e strumenti di effrazione.
I quattro sono stati arrestati. Tutto il materiale e la vettura “staffetta” sono stati posti sotto sequestro e la vettura interessata dal furto compiuto è stata riconsegnata al proprietario.
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