I due, denominati “amanti diabolici”, si sono sempre dichiarati innocenti per la scomparsa dell’imprenditore agricolo di Termini Imerese, originario di Cerda.
La Duca è scomparso il 31 gennaio 2019 e di lui non si hanno più avute sue notizie né è più stato ritrovato il corpo.
A seguito della sentenza di ieri della Corte di Assise di Palermo che condanna all’ergastolo la moglie di Carlo La Duca, Luana Cammalleri e il migliore amico Pietro Ferrara, abbiamo intervistato all’esterno del tribunale di Termini Imerese i legali della famiglia La Duca, gli avvocati Salvatore Pirrone che rappresenta la mamma, Concettina Grispino; Fabio Trombetta che rappresenta il fratello di Carlo, Giuseppe La Duca; Giovanni Allegra che rappresenta Mirika La Duca, figlia della vittima e Chiara Arpaia, legale della compagna di Carlo La Duca, Cettina Mazzola.
Sentimenti di dolore ma anche soddisfazione per aver ottenuto giustizia per il figlio arrivano da mamma Concettina Grispino che ieri, in lacrime, a margine del lungo e complesso processo, ha affermato: «Questa sentenza non porterà indietro mio figlio ma almeno è stata fatta giustizia. Ora devono dirmi dov’è il corpo del mio amato Carlo».
Nella foto di gruppo in evidenza, da sinistra: l’avvocato Salvatore Pirrone, la mamma di Carlo La Duca Concettina Grispino, l’avvocato Giovanni Allegra, l’avvocato Fabio Trobetta, l’avvocato Chiara Arpaia legale della compagna di Carlo La Duca, Cettina Mazzola (ultima nella foto a destra).
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