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Ha descritto fino all’ultimo la Sicilia in più tonalità quotidiane immortalando l’attimo.
Nell’ultima intervista, era stato chiesto al maestro cosa fosse per lui la fotografia ed aveva risposto che è “Quell’attimo irripetibile del vivere che non può essere ripetuto e per questo l’istante va immortalato e ricordato nella sua imminenza”.
Animo sensibile e puro d’altri tempi, catturava la semplicità.
Grande maestro d’arte che non ha mai voluto utilizzare il digitale ed ha prediletto il bianco e nero, ha raccontato a fondo la Sicilia orientale ma si è anche affacciato su più fronti, attratto da ogni angolatura della sua terra, raccontando con innumerevoli immagini che ne descrivono il fascino e la storia.
Tantissimi gli scatti che raccontano la sua grande passione, la fotografia, a cui ha lavorato proprio pochi giorni prima della sua dipartita. Esempio d’ammirazione per tanti, impossibile dimenticarlo.
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